Banche, ok Ue a Italia: si potrà attivare il sostegno pubblico
Lo schema di garanzie per le banche chiesto dallʼItalia e autorizzato dalla Unione Europea avrà un costo per gli istituti di credito che ne faranno richiesta
Il governo italiano potrà attivare, in caso di necessità, un sostegno pubblico di liquidità per le banche purché nel rispetto delle regole sugli aiuti di Stato.
Lo ha deciso l'Unione europea. Secondo il Wall Street Journal, il piano prevede una garanzia statale fino a 150 miliardi di euro che potrà essere attivata entro la fine dell'anno e potrà essere concessa solo alle banche ritenute solvibili.
Lo schema di garanzie per le banche chiesto dall'Italia e autorizzato dalla Ue avrà un costo per gli istituti di credito che ne faranno richiesta, spiegano diverse fonti finanziarie.
L'impegno dello Stato sarà sotto forma di 'tutela' della liquidità o attraverso l'emissione di strumenti finanziari per il capitale. L'ammontare della garanzia eventualmente attivata, che avrà una finestra di 6 mesi, inciderà solo sul debito pubblico e non sul deficit, come già visto nei precedenti casi.
La Commissione europea in un
comunicato rende noto che "l'Italia ha chiesto alla Commissione
di autorizzare un sostegno alla liquidità, che può essere fornito
alle banche solventi in caso di bisogno. L'Italia ha notificato
questa misura per ragioni precauzionali. Non ci sono aspettative
che emerga la necessità di usare questo schema".
"Durante l'applicazione delle regole straordinarie per gli aiuti
di Stato alle banche in caso di crisi, la Commissione autorizza
schemi di garanzia per i passivi delle banche per periodi di sei
mesi, al fine di monitorare gli sviluppi e adattare ad essi le
condizioni applicate".
"Come dimostrano questa decisione e altre precedenti - conclude
la Commissione - per far fronte elle turbolenze dei mercati ci
sono diverse soluzioni che possono essere messe in opera nel
pieno rispetto delle regole Ue".