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Le famiglie spendono sempre meno: si taglia su qualità e quantità del cibo

Lo rivela lʼIstat. Nel 2013 si è attestata a 2.359 euro. Sono i livelli di spesa più bassi da dieci anni, quando la spesa media era di 2.381 euro

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Nel 2013 la spesa media mensile per famiglia è stata pari a 2.359 euro, in calo del 2,5% rispetto all'anno precedente. Lo rileva l'Istat, sottolineando che la spesa è diminuita anche in termini reali (l'inflazione lo scorso anno era all'1,2%). Sono i livelli di spesa più bassi da dieci anni, nel 2004 infatti la spesa media era di 2.381 euro.

Spendono meno soprattutto operai e coppie con due figli - Le famiglie che hanno ridotto di più i loro consumi nel 2013 sono quelle operaie e le coppie con due figli. L'Istituto di Statistica osserva inoltre come la spesa dei nuclei con a capo un operaio sia diminuita in un anno del 5,9% (fino a 2.192 euro di media mensile) e quella delle famiglie composte da due genitori e due figli cala del 4,4%(fino a 2.891 euro).

Tagli sulla quantità e la qualità del cibo - Continuano ad aumentare le famiglie che hanno ridotto la qualità o la quantità del cibo acquistato fino a raggiungere il 65% nel 2013 dal 62,3% del 2012. La spesa alimentare resta sostanzialmente stabile (passa da 468 euro a 461), nonostante la "diminuzione significativa" di quella per la carne (-3,2%).

Anche i ricchi tagliano le spese - Anche i ricchi riducono la loro spesa nel 2013. Le ultime due classi per spesa, che raggruppano il 20% delle famiglie, riducono rispettivamente i consumi dello 0,6% e dell'1,6%. Il taglio della spesa è diffuso tra tutte le classi ed è più accentuato per quelle a più basso livello di consumi. Nelle prime due fasce il calo è rispettivamente del 2% e del 4,6%.