Fumata nera all'incontro. Le trattative proseguiranno a oltranza
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Il governo, che vede positivamente l'integrazione di Alitalia con Air France, starebbe valutando quale possa essere il soggetto pubblico per gestire l'operazione. E' quanto emerge dall'incontro con l'azienda a Palazzo Chigi. Per l'esecutivo l'ipotesi francese, infatti, è considerata "la soluzione più realistica". Intanto non è stato trovato l'accordo per il rifinanziamento. Previsti per martedì altri incontri.
Si continua dunque a trattare a oltranza visto il nulla di fatto nel confronto di lunedì, mentre fonti vicine al dossier Alitalia giudicano la situazione della compagnia di bandiera "seria, grave e tesissima". Alla riunione, durata circa due ore, hanno partecipato l'amministratore delegato Gabriele Del Torchio, il presidente Roberto Colaninno, l'amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, il direttore generale di Intesa Sanpaolo Gaetano Micciché, il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato e quello dei Trasporti Maurizio Lupi.
Alla richiesta se Mauro Moretti, l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, società indicata come possibile nuova azionista della compagnia aerea italiana, fosse presente all'incontro, una fonte ha detto che non c'era.
Ma al riguardo è intervenuto anche il ministro Lupi dicendo che "il governo non ha mai proposto l'ingresso di Ferrovie in Alitalia", precisando di aver letto dell'ipotesi "sui giornali". Quello che si sta facendo, ha aggiunto, è "verificare come salvaguardare un asset strategico".
Intanto, per martedì è in calendario un Cda di Alitalia a Roma, ma l'appuntamento potrebbe a questo punto slittare.
Scaroni: "Non possiamo tenerla in vita noi" - "Non possiamo certo aumentare il fido ad una società il cui futuro non ci dà sicurezza. Se non riscuote la fiducia degli azionisti non possiamo tenerla in vita noi con il carburante": lo ha detto il numero uno di Eni, Paolo Scaroni, parlando a New York del futuro di Alitalia e del possibile contributo del cane a sei zampe.