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Musei, Bonisoli: "Dopo l'estate basta con le domeniche gratis"

Il titolare dei Beni Culturali pensa di lasciare libertà ai direttori togliendo lʼobbligo attuale: "I turisti stranieri pensano che gli italiani sono pazzi perché li fanno entrare gratis"

Musei, Bonisoli:
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"Dopo l'estate elimineremo le domeniche gratuite nei musei".

Lo ha annunciato il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli spiegando che "l'iniziativa andava bene come lancio pubblicitario". "Ma se continuiamo così - ha aggiunto -, andiamo in una direzione che non piace a nessuno. Per l'estate non cambia nulla, poi lascerò più libertà ai direttori: se vogliono mettere una domenica gratis non c'è niente di male, ma quello che non va bene è l'obbligo".

"Penso ad esempio - aggiunge Bonisoli - a Pompei: chi ci va a novembre? Magari la prima o tutte le domeniche di quel mese si può aprire gratis perché non c'è tanta gente. Il problema è quando si viene costretti dal ministero ad aprire la prima domenica di agosto, con migliaia di turisti stranieri che arrivano e pensano che gli italiani sono pazzi perché li fanno entrare gratis".

Bonisoli ha anche sottolineato che "se uno pensa di pagare una cosa e improvvisamente diventa gratis sembra un po' una fregatura: portare avanti questo progetto ben oltre il periodo per cui era stato pensato non va bene".

Franceschini: Bonisoli ci ripensi "Perché smettere, ministro Bonisoli? Ci ripensi. Le cose giuste e che funzionano non hanno colore politico. Non faccia pagare un desiderio di discontinuità politica alla cultura e agli italiani". Lo scrive in un post Dario Franceschini, dopo l'annuncio del ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli di abolire in autunno le prime domeniche del mese gratuite nei musei.

"In questi mesi - scrive l'ex ministro dei Beni culturali - ho scelto di non parlare del ministero che ho guidato per 4 anni e di non commentare le scelte e i programmi del mio successore. Mi è sembrato giusto per correttezza nei confronti di chi inizia una esperienza. Ma questa volta non posso tacere perché le domeniche gratuite non sono una cosa che riguarda me, ma sono un fatto culturale e sociale che ha coinvolto circa 10 milioni di persone dall'estate del 2014 ad oggi".