l'appello

Roma, la gattara tradita dai suoi fornitori

Rischia lo sfratto esecutivo, ma aveva ceduto solo la nuda proprietà del bene

15 Mar 2012 - 10:25
 © LaPresse

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Eva è una signora romana 65enne che da sempre dedica la sua vita alla cura degli animali. Da anni ha fondato un colonia di gatti, regolarmente registrata, dove si occupa di circa 200 animali, tra gatti, oche, galline, asini e caprette. E proprio il suo amore per gli animali l'ha portata a perdere tutto. Qualche anno fa decise di cedere la nuda proprietà della sua casa a dei fornitori di mangime, in cambio di cibo per sfamare i suoi adorati animali e il comodato d'uso dell'abitazione.

A contratto siglato davanti al notaio, però, si è accorta che i fornitori le avevano giocato un brutto scherzo. Non avevano comprato la nuda proprietà ma, attraverso una clausola contrattuale, sono riusciti ad acquistare il bene. Non solo, la casa, poco tempo dopo, è stata venduta a terzi ed ora è stata pignorata dalle autorità. Eva ha perso il diritto di abitarci. Lei e tutti  suoi animali sono sotto sfratto.

La signora non sa cosa fare adesso. Eva non vuole allontanarsi dalla casa, non vuole abbandonare i suoi animali e non vuole lasciare la sua abitazione, dove ha abitato per tutta la vita e dove conserva tutti i suoi ricordi più importanti.

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