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Emilia tra borghi, fiumi e colli: in bici è tutta un'altra cosa

Dagli itinerari lungo il Po alle Ciclovie dei Parchi, dalle pedalate tra borghi e colline alle salite sull'Appennino  

Spassarsela in Emilia? L'ideale è su due ruote

Pedalare nelle atmosfere disegnate dal fiume Po, scoprire sulle strade di collina affascinanti borghi storici ricchi di castelli, lasciarsi stupire dalle città d’arte e dai percorsi immersi nella natura sulle cime del Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano, assaporare i prodotti enogastronomici della Food Valley, dalla Coppa Piacentina al Prosciutto di Parma, dal Parmigiano Reggiano all’ Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio. L’Emilia è tutta da scoprire.

Il modo migliore per esplorare l’Emilia, la terra dello slow mix è la bicicletta. Che si tratti di mountain bike o di e-bike, il territorio delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia offre tante e variegate ciclovie e servizi per le due ruote ideali per amanti della bici di ogni età e per chi ama Il turismo lento, sostenibile, en plein air,  esperienziale, fortemente legato al territorio.

La Food Valley in bici - Ecco quindi che diventa un’esperienza per tutti i sensi percorrere la Food Valley Bike, ciclovia della Bassa Parmense che unisce per 80 km Parma a Busseto (PR) seguendo le piste ciclabili e i tracciati paralleli al Grande Fiume. Un viaggio nelle terre care a Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi, dal Po alla Via Emilia, a portata di smartphone: scaricando l’app gratuita sul sito compaiono le indicazioni utili su tutti i siti di interesse gastronomico, ambientale e culturale toccati dal percorso, ma anche le attività artigianali e commerciali, i servizi, le strutture ricettive.

Pedalart e Parma By Bike - I luoghi di Giuseppe Verdi sono attraversati anche da uno dei 19 percorsi cicloturistici di Pedalart, che coprono 1.200 km nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Itinerari slow tematici, diversi e accattivanti, per pedalare tra le arti, la storia, i castelli, le pievi, le terme, i musei, i sapori dell’Emilia. E per avere indicazioni, noleggiare bici, trovare le strutture ricettive e ristorative bike friendly e guide esperte di cicloturismo, ci si può rivolgere a Parma By Bike, Club di Prodotto che declina l’offerta turistica dedicata alla bicicletta nelle sue varie forme, dalle bici da strada alle e-bike, dalle mountain bike alle gravel bike, passando per le bici da corsa. 
 
In bici tra i Musei del Cibo -  Il circuito bike dei Musei del Cibo è l’ideale per scoprire in modo diretto ed approfondito la cultura e la tradizione dei cibi emiliani che hanno reso famosa Parma nel mondo, senza rinunciare a gustosi assaggi. I percorsi, che si integrano con gli itinerari di Pedalart e sono stati realizzati in collaborazione con FIAB, si snodano su strade a basso traffico sulle prime colline del parmense e il Po. Il primo, con partenza dalla stazione dei treni di Fidenza, permette di raggiungere il Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna e il Museo del Culatello a Polesine Parmense, passando Busseto. Due musei in riva al Grande Fiume, che svela un mondo magico e inatteso e un grande percorso ciclabile. Ma ci sono anche il Museo della Pasta e il Museo del Pomodoro, il Museo del Vino, il Museo del Salame di Felino, il, Museo del Prosciutto di Langhirano, il Museo del Fungo Porcino

Il Sentiero d’Arte nei luoghi del Prosciutto -  Sulle colline dove nasce il Prosciutto di Parma, bellissimo da seguire in e-bike è il Sentiero d’Arte, che si snoda tra vigneti e meraviglie artistiche di pregio. Montati in sella, si parte dalla Badia di Santa Maria della Neve a Torrechiara perla d’architettura voluta da Pier Maria Rossi, che ha attraversato indenne i secoli con i suoi affreschi barocchi, il refettorio, il belvedere e il chiostro. Ma lungo l’itinerario, sono diverse le opere di artisti contemporanei da ammirare, inserite in una scenario naturale in cui sono state piantate diverse varietà autoctone, le quali disegnano il paesaggio che segue il Canale di San Michele fino al borgo e al bellissimo Castello di Torrechiara, teatro della storia d’amore fra Pier Maria Rossi e Bianca Pellegrini. Continuando tra vigneti e campi, il gran finale è la cittadina di Langhirano, sede del Museo del Prosciutto.

Sull’Appennino Parmense - Per esplorare l’Appennino Parmense percorrendo i sentieri utilizzati fin dall’antichità c’è il Grande Giro MTB, itinerario composto da tratti principali ed anelli che collegano diversi comuni del territorio, con la libertà di scegliere punti di partenza e tappe. Percorsi che attraversano splendidi paesaggi e che toccano Calestano, Corniglio, Langhirano, Lesignano de’ Bagni, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano e Tizzano Val Parma

La Via Po - Tornando lungo il Grande Fiume, un altro bellissimo percorso è la Via Po, itinerario cicloturistico di 110 km, che segue l’argine maestro di destra del fiume, lambendo la città di Piacenza e regalando uno sguardo differente sul territorio emiliano. Lungo il fiume, merita una sosta Isola Serafini (PC), l'unica abitata del Po, dove la conca consente alle imbarcazioni di proseguire la navigazione fino al delta. Oltre che in bicicletta, è possibile immergersi nel paesaggio fluviale anche tramite escursioni a piedi o in barca e grazie ad attività organizzate in collaborazione con il Parco Adda Sud.

Alta Val Nure - Trail Valley (PC) - Tra gli splendidi paesaggi della Val Nure (PC) si snodano oltre 560 km di sentieri percorribili a piedi, in mountain bike e a cavallo. Sono gli itinerari del Comprensorio Outdoor Alta Val Nure Trail Valley, rete sentieristica, pensata per tutti, che collega i 4 comuni di Ponte dell’Olio, Bettola, Farini e Ferriere e si estende su oltre 400 km quadrati. Pedalando si incontrano rifugi, ristoranti e trattorie per soste gustose a base di De.Co. locali come i tortelli con la coda di Vigolzone, la bortellina bettolese, la torta di patate di Farini, la torta di fichi di Albarola, ma anche la polenta e tante prelibatezze, come gli immancabili e rinomati Salumi Piacentini.

Da Brescello a Luzzara - Seguendo il Grande Fiume si svelano in bici altri luoghi affascinanti, come quelli che da Brescello arrivano al Lido di Boretto, per proseguire verso Gualtieri, Guastalla e Luzzara, nel Reggiano. Un percorso di circa 25 km, che si inserisce nei celebri itinerari Eurovelo 8 e Ciclovia Po, su cui pedalare facilmente scaricando l’app gratuita “Terre di Po in Bici”. Dal centro di Brescello, il paese di “Don Camillo e Peppone”, luoghi di suggestioni cinematografiche, ma anche di storiche acetaie da visitare per conoscere da vicino la produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia si procede fino al Lido di Boretto per esplorare il Porto Turistico Fluviale Regionale, situato nel tratto centrale fiume Po, che attraversa tutta la regione.

Percorsi in Appennino Reggiano - Si possono trovare percorsi per bikers in tutto l’Appennino Reggiano, nei sentieri dei comuni di Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Ventasso, Vetto, Villa Minozzo, Toano. Sono scaricabili, segnalati e organizzati per difficoltà e categorie di percorrenza nel sito apposito: 785 chilometri, 37 percorsi di vari livelli, 15 percorsi di alta montagna. Nel sito si trova una sezione con l'elenco delle strutture ricettive bike friendly, delle guide e delle colonnine per le ricariche elettriche per le ebike, il tutto immerso nei castelli matildici e nei borghi storici dell'Appennino, dove sedersi in un buon ristorante o dormire in una accogliente struttura immersa nel verde, fino ai percorsi sul crinale.

Le Ciclovie dei Parchi - Da Piacenza a Reggio Emilia ci sono quattro bellissimi percorsi ciclabili all’interno dei Parchi del Ducato. Sono le  Ciclovie dei Parchi, pensate anche per bikers meno esperti, con tappe di una o mezza giornata. Per ogni ciclovia ci sono schede tecniche online con informazioni sulla lunghezza, il dislivello, il grado difficoltà, i tempi di percorrenza, le principali mete d’interesse culturale e storico e una serie di recapiti utili durante il tragitto, le mappe con le indicazioni GPS da scaricare.

La Ciclovia del Taro - Nel Parco fluviale regionale del Taro, si sviluppa da Collecchio fino alla Corte di Giarola, per raggiungere il centro monastico di Oppiano, punto di sosta dei pellegrini che si muovevano a piedi lungo la Via Francigena. Da qui si può proseguire verso Gaiano e connettersi alla ciclovia dei Boschi di Carrega o andare in direzione Fornovo, verso il Museo Guatelli nella frazione di Ozzano Taro. A pochi km da Parma ci si immerge negli ampi boschi, prati e piccoli specchi d’acqua del Parco regionale Boschi di Carrega, attraversato dall’omonima Ciclovia, che consente di ammirare emergenze architettoniche come la Villa Casino dei Boschi, una delle più belle dimore regionali, realizzata nel '700 dall’architetto francese Ennemond Alexandre Petitot su incarico di Maria Amalia, figlia di Maria Teresa d'Austria, ma soprattutto meraviglie naturalistiche, fra querceti, castagneti, conifere, popolati da caprioli, picchi e tanti animali del bosco. Diversi gli itinerari su due ruote, come quello che attraversa la secolare “Faggeta di Maria Amalia” e il “Giardino Monumentale”.

La Ciclovia del Trebbia – E’ caratterizzata da diversi ambienti: da quello urbano del centro storico di Piacenza fino alle strade sterrate del Parco Regionale fluviale del Trebbia. Uscendo dalla città in direzione sud, attraversando la periferia su ciclabile protetta, dopo Gossolengo, si prosegue fino a Case Buschi dove sostare per godersi il magnifico colpo d’occhio sull’ambiente fluviale e sul Castello di Rivalta sulla sponda opposta. Si lascia il greto per inoltrarsi tra le coltivazioni di pomodoro. La vista del campanile della Chiesa di S. Patrizio indica l’arrivo a Roveleto Landi, per continuare sulla sterrata impreziosita dal nuovo ponticello ciclopedonale sul Rio Cassa, fino alle porte di Pieve Dugliara dove una deviazione verso destra in discesa riporta verso il fiume. Si arriva quindi a Rivergaro su carraia e si procede sul lungo Trebbia in zona pedonalizzata rivierasca. 

Le nuove guide di Visit Emilia - Per esplorare su due ruote il territorio emiliano, Visit Emilia mette a disposizione anche diversi strumenti innovativi, come la carta emozionale turistica, che riprende grafica e contenuti del touch wall della Mediopadana, per vivere un viaggio accattivante nelle eccellenze culturali ed enogastronomiche emiliane; e la cartoguida Emilia Outdoor in cui scoprire cammini, percorsi bike, centri sportivi, parchi e aree naturalistiche MaB. La cartoguida prevede un lato 1 con la rappresentazione dell’Appennino di Emilia ed un lato 2 specifico per ogni vallata (Val Nure, Val Trebbia, Val d’Arda, Val Tidone, Val Ceno, val Taro, Appennino Parma  Est e Appennino Reggiano)  con la rappresentazione dei punti di interesse e della sua offerta turistica. 

Per maggiori informazioni: www.visitemilia.com 
 
 

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