Alpe di Siusii

Alpe di Siusi: montagna di streghe e leggende

Le antiche tradizioni delle Dolomiti più spettacolari

26 Nov 2013 - 15:40
 © Tgcom24

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L’Alpe di Siusi, in Trentino Alto Adige, è un luogo magico non solo per la bellezza dell’anfiteatro dolomitico che la circonda, ma anche per le tante leggende su streghe e stregoni che incantano grandi e piccini, tutte da scoprire con gli sci, lo slittino, le ciaspole, o semplicemente con gli scarponcini da neve ai piedi. 

Non ci sono macchine ma solo mezzi pubblici e carrozze trascinate da cavalli, e questo contribuisce sicuramente a rendere l’atmosfera ancora più magica. “Tutto nasce nel XVI secolo quando il tribunale di Fiè allo Sciliar, condannò al rogo nove donne accusate di stregoneria, perché causavano tempeste e temporali che rovinavano il raccolto”. A raccontarlo è Luis Scherlin, proprietario dell’Hotel Saltria, uno dei primi alberghi sorti nel cuore dell’Alpe, nato e cresciuto in una malga dove un tempo era dedito solo alla pastorizia. Questi luoghi incontaminati e resi off limit alle auto sin dalla fine degli anni ’60, ben si prestano a essere teatro di fiabe sia d’inverno ma ancora di più in estate. 
“La leggenda vuole che la più vecchia e autorevole delle streghe – continua Scherlin – ami sedersi sulle panchine di pietra (Hexenbanke) del monte Bullaccia per ammirare il panorama circostante”. Per salirvi si può utilizzare un impianto all’avanguardia il Telemix, che porta contemporaneamente seggiole e cabine. In questo modo si può salire anche con ciaspole e slittini. Lassù si staglia uno dei tanti Totem dell’Alpe, con strane simbologie scolpite nel legno, che avvisa gli avventori proprio del fatto che le streghe amano riunirsi nei pressi delle panchine prima di lanciarsi in un’orda compatta sorvolando la montagna con grida sfrenate. I folli raduni hanno luogo soprattutto il giovedì: lì sedute le streghe fanno comparire nuvoloni neri carichi di tuoni e fulmini, e persino nubi gialle gravide di grandine. 
A Compatch, piccolo centro di arrivo e partenza sull’Alpe di Siusi
, di fronte al Fun Park della scuola Rossa di sci è visibile il Tschonstoan. “Si narra di un grande masso staccato dallo Sciliar e scaraventato in un momento di  collera da Hans Kachler, uno stregone capace di incredibili magie e dotato di forza straordinaria”. A raccontarlo ai bambini portandoli in giro con una motoslitta travestita da barca è
Dietmar Zemmer,
maestro di sci della scuola Rossa. Sì perché sull’Alpe ben due scuole di sci sono organizzate in modo tale che i genitori possano divertirsi, mentre i bambini dai 2 anni in su hanno la possibilità di essere accuditi nell’asilo dalle assistenti all’infanzia, o dai maestri nei campi scuola.
© Ente del Turismo

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Le leggende che nascono in questa regione sono numerose e, quando la neve si scioglie, è una signora di Castelrotto ad organizzare un programma molto divertente che percorre boschi e sentieri "stregati" dell’Alpe. Sarà perché conosce perfettamente luoghi e saghe, sarà perché si veste proprio in modo eccentrico e particolare dispensando ricette e racconti magici, che oramai per tutti è la strega Martha. 

Per le famiglie che preferiscono una sistemazione ai piedi dello Sciliar, con un panorama mozzafiato, l’Hotel Emmy, Family Resort di recente apertura, a Fiè allo Sciliar, offre tutti i comfort. Per chi ama il silenzio e il fascino della montagna isolata, e sceglie l’incanto dell’Alpe di Siusi l’Hotel Saltria è un’ottima soluzione. Tutte le informazioni su hotel, b&b, escursioni e programmi si trovano sul sito www.alpedisiusi.info.
L’Alpe di Siusi si raggiunge in autostrada fino a Bolzano Nord: si prosegue per 20 km fino a Siusi allo Sciliar. Da lì l’Alpe è raggiungibile in ovovia: si può salire in auto solo prima delle 9 del mattino o dopo le 17 del pomeriggio. 

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