Friuli Venezia Giulia

Valli del Natisone: ideali per una vacanza rilassante in Friuli

Natura selvaggia, tradizioni secolari e piccoli borghi accoglienti attorno alla splendida Cividale

10 Mag 2023 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Cividale del Friuli, ph Fabrice Gallina© Ente del Turismo  | Cividale del Friuli, ph Fabrice Gallina© Ente del Turismo  | Cividale del Friuli, ph Fabrice Gallina© Ente del Turismo  | Cividale del Friuli, ph Fabrice Gallina

© Ente del Turismo | Cividale del Friuli, ph Fabrice Gallina

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Cividale, a pochi minuti da Udine capoluogo del Friuli è una delle più affascinanti cittadine del Nordest e fra le più interessanti in Italia dal punto di vista storico-artistico, culturale, turistico: sulle sue pietre la storia ha stratificato testimonianze celtiche, romane, longobarde, rinascimentali.

Ma la bella e antica cittadina, che i romani chiamarono Forum Julii, può anche essere la prima tappa per la visita o una vacanza nelle Valli del Natisone, un territorio straordinario, dalla natura incontaminata e segnato da boschi e piccoli ospitali paesini, che si avvalgono di una rete di ospitalità chiamata Slow Valley.

Forum Julii - Cividale è il centro più importante della vasta zona della Provincia di Udine a ridosso della frontiera con la Slovenia che comprende le Valli del Natisone e i Colli Orientali del Friuli. Una città dalla storia plurimillenaria, ricca di fascino e di capolavori assoluti, la meta ideale per chi ama storia e cultura. Vi hanno lasciato i segni della loro presenza i Celti, i Romani, i Longobardi; è stata protagonista del Medioevo friulano e segnata dal dominio della Serenissima. La parte più antica, cuore della città longobarda, si estende da piazza del Duomo alle rive del Natisone: qui si trova l’Ipogeo celtico scavato nella roccia e l’Oratorio di Santa Maria in Valle del VIII sec., che conserva preziosissime statue in stucco del periodo longobardo. Altre opere mirabili della medesima epoca si possono ammirare nel Museo Cristiano del Duomo (dove sono stati sistemati il Battistero di Callisto e l’Ara di Ratchis, due capolavori della scultura altomedievale) e nel vicino Museo archeologico nazionale, che custodisce fra l’altro rarissimi pezzi d’oreficeria longobarda.

Valli del Natisone - Alle spalle di Cividale meritano una visita le straordinarie e selvagge Valli del Natisone, solcate dal fiume Natisone e dai suoi affluenti, che si aprono a ventaglio alle spalle della Città Ducale. Terre di fitti boschi di faggi, querce, castagni e di antichi borghi, erano abitate fin dal VII secolo da una comunità di ceppo sloveno, che ha conservato gelosamente il proprio patrimonio di lingua (un arcaico dialetto sloveno, il nadiško), tradizione, architettura, leggende. Estremo lembo nordorientale del Friuli, sono una delle aree più selvagge, suggestive e intatte di tutta la regione. Vanno scoperte un po’ alla volta, vagabondando in libertà fra i loro piccoli paesi (San Pietro al Natisone, Pulfero, Savogna, Grimacco, Clodig, Topolò, Drenchia, San Leonardo, Stregna, Prepotto, Torreano…) in mezzo a fittissimi boschi, dove si sono mantenute le caratteristiche case di pietra e legno dalla facciata decorata da ingenue icone e le chiesette gotiche, spesso affrescate (fra le più belle, quelle di S.Quirino a San Pietro e di S. Lucia a Cravero).

Castelmonte - Le Valli sono annunciate dal Santuario di Castelmonte, abbazia fortificata d’origine medievale, ora affidata all’ordine dei Cappuccini e posta - al termine di una bella strada panoramica - in posizione strategica sulla sommità di un’altura a guardia della valle dello Judrio. Le sue alte mura racchiudono la chiesa dedicata alla Beata Vergine con i suoi ex-voto - dove è venerata una statua in pietra calcarea della Madonna, ritenuta miracolosa, meta da tempo immemorabile di pellegrinaggi delle genti del Friuli, della Carniola, della Carinzia e della Croazia - attorno a cui sono sorti in epoche successive vari edifici.

La chiesa nella grotta - Una delle maggiori attrattive naturalistiche e storiche della zona è San Giovanni d'Antro, ampia cavità naturale di oltre 4500 m di lunghezza (di cui solo una piccola parte accessibili al pubblico) dove scorre un torrente sotterraneo. Vi si arriva da Pulfero, percorrendo una breve strada nel bosco e risalendo una ripida scalinata. Antichissimo luogo di culto e di difesa, era forse abitata fin dalla preistoria e sicuramente utilizzata come posto di guardia dai romani.

Slow Valley - C'è un modo agevole e interessante per passare un weekend o una vacanza nelle Valli del Natisone: si chiama Slow Valley ed è l'Albergo Diffuso Valli del Natisone, che offre genuina ospitalità in alloggi dislocati in graziose abitazioni immerse nell’atmosfera magica dei boschi e delle montagne. L'Albergo Diffuso Valli del Natisone dà la possibilità di trascorrere una vacanza in piena libertà e in assoluto comfort. Attorno, nei suggestivi borghi tanti ristorantini tipici pronti a far scoprire i sapori di una tradizione culinaria che mescola sapientemente piatti sloveni e friulani. Tante le occasioni per passeggiare, andare in bici attraverso percorsi storici e naturalistici per rilassarsi, godersi il panorama e respirare l’aria speciale di queste montagne.

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