FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Tra misteri e delizie, come godere il Carso triestino

Dall'inquietante Timavo alle osmizze, dal sentiero Rilke alla Grotta Gigante, ecco una meraviglia del Nordest

carso , trieste , duino , timavo
ufficio-stampa

Ottobre e novembre: gli incredibili colori dell'autunno tingono il Carso, l'altopiano che delinea a est i confini del Friuli Venezia Giulia, da Gorizia a Trieste, e si tuffa con ripide scogliere nell'Adriatico.

La pietra è bianca e aspra: l'acqua non si vede, si inabissa, scorre sotterranea talvolta per decine di chilometri scavando doline e grotte e riaffiora chilometri più sotto, vicino al mare. Un vero eden per gli speleologi, di cui anche i neofiti possono un significativo e stupefacente "assaggio" vistando la

Grotta Gigant

e, la più grande cavità aperta ai turisti e visitabile del mondo.

Tra misteri e delizie, come godere il Carso triestino


Il misterioso Timavo

- Un itinerario alla scoperta del

Carso triestino

può prendere il via proprio dalle foci del mitico

Timavo

( cantato da Virgilio), che dopo essersi inabissato sull'altopiano per oltre 40 chilometri riappare a

San Giovanni di Duino

, ai piedi del monte Ermada, poco distante dal mare. Poco lontano ecco Duino con il suo magnifico castello e il

Sentiero Rilke

, a picco su bianche falesie, che si snoda in un ambiente che, per la sua eccezionalità dal punto di vista botanico e faunistico, è riserva integrale: qui la macchia mediterranea si fonde con pini, alberi ed arbusti tipici della vegetazione centroeuropea, dando origine a uno scenario magnifico e a un paesaggio di rara bellezza sul Golfo di Trieste. Una passeggiata che sa di storia e di poesia e che porta il nome del grande poeta praghese, Rainer Maria Rilke, innamorato di questi luoghi e autore dei “Sonetti ad Orfeo”.

La strada del Terrano

- Da Duino, puntate decisi verso l'altopiano, seguendo la “

Strada del Terreno

” tracciata lungo le vigne da cui si ricava il vigoroso vino, rosso come il

sommaco

, la pianta che tinge queste alture di rosso sangue, simbolo del

Carso

. Quindi si può percorrere un magnifico itinerario di una quindicina di chilometri, che prende il via da

Sistiana

e che si snoda lungo il confine con la Slovenia, al di fuori delle strade di maggior scorrimento, attraverso i piccoli villaggi del Carso, come

Malchiana, Precenico, San Pelagio, Sales, Sgonico, Rupinpicccolo, Rupingrande, Monrupino

.

I gusti sapidi del Carso

- Piccoli centri abitati, luoghi incantati, dove sorgono numerose “

osmizze

”, tradizionali osterie tipiche – alcune diventate mete imperdibili per i gourmet – che offrono i gustosissimi piatti tipici del Carso: insaccati di rara bontà, formaggi squisiti, la “

jota

” gustosa minestra, goulash di varie fatture, gli immancabili

cevapcici,

rotoli di carni varie, piccanti, da fare alla griglia. Oppure il

kaiserflesck

, la “

carne dell'Imperatore

” ovvero deliziose fette di maiale affumicato con il contorno dei

chiffeletti

di patate e naturalmente pesce per tutti i gusti, essendo il mare distante pochi chilometri in linea d'aria. Il tutto innaffiato dall'immancabile

Terrano

rosso sapidissimo con un caratteristico sapore di lampone e violetta. I filari di quest'uva – oggi oggetto di una contesa tra Italia e Slovenia -segnano il paesaggio di

Aurisina, Sgonico e Monrupino,

mentre le foglie argentee degli ulivi - da cui si trae il pregiato olio extravergine

Tergeste Dop

– punteggiano l'altopiano soprattutto nella zona di

Dolina

e attorno all'incantevole

Val Rosandra.



La grotta dei record

- Ancora qualche chilometro e si arriva a

Borgo Grotta Gigante

, dove non si po' perdere la visita alla Grotta Gigante, scoperta nel

1840

e aperta al pubblico ed attrezzata fin dal

1908

. Alta oltre

100 metri, lunga 280 e larga 65

, la grotta potrebbe contenere al suo interno addirittura la basilica di San Pietro. Le sue imponenti stalagmiti (la più alta raggiunge i 12 metri) e le concrezioni dalle forme bizzarre ne fanno un regno incantato, facile da percorrere con un agevole percorso attrezzato e illuminato.

Per maggiori informazioni : www.turismofvg.it

Informazioni meterologiche in tempo reale: www.meteo.it