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Donnavventura: Petra e i suoi tesori

Il fascino della Giordania più antica, nella città che fu capitale dei Nabatei

24 Giu 2013 - 11:36
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Difficile descrivere il fascino della Giordania che si svela in tutto il suo splendore nella città di Petra.
Situata a 1200 metri sul livello del mare in una stretta gola di arenaria, Petra è stata considerata una delle Sette Meraviglie del Mondo (secondo il sondaggio che ha avuto luogo nel 2007 e promosso dalla New 7 Wonders Foundation). 
È il Siq, il sentiero che conduce alla città antica e che si snoda in una voragine lunga 1,2 km. 
All’epoca dei Nabatei (popolazione nomade di origine araba che visse in questo luogo a partire dal VI sec. a. C.) Petra era un importantissimo centro di scambio fra l’Oriente e l’Occidente. Era proprio qui infatti che passavano sete e spezie, così tanto ricercate dalla civiltà occidentale.
Il suo Tesoro, in lingua araba Al-khazneh, monumento simbolo della città, è raggiungibile solo a piedi, a cavallo o a bordo di un calesse.
Alla vista della sua facciata in tutta la sua magnificenza e maestosità non vi è visitatore che non ne resti perdutamente innamorato. Così come è avvenuto per numerosi esploratori e artisti (fra i quali lo scozzese David Roberts che dopo il viaggio nella terra dei Nabatei ha riprodotto Petra in numerosi acquerelli) e per registi del calibro di Spielberg che nel 1989 vi ha ambientato il terzo episodio della saga cinematografica di Indiana Jones.
A cosa si deve il nome “tesoro”? 
La leggenda narra di un tesoro dei faraoni nascosto all’interno del sito. In realtà si tratta di un monumento composto da una parte funeraria dedicata probabilmente ad Aretas III (sovrano nabateo) e una divinatoria, eretto in periodo compreso fra il 100 a.C. e il 200 d.C. 
Dal tesoro, lungo la strada che conduce al teatro, è tutto un susseguirsi di urne e cappelle votive, che possono essere ammirate solo da colui che non si lascia distrarre dalla magnificenza del Tesoro e del suo teatro.
Altro fiore all’occhiello di Petra è infatti proprio il teatro, completamente scavato e ricavato sul fianco di una montagna di arenaria circa 2000 anni fa dai Nabatei e successivamente ristrutturato e ampliato dai romani, a seguito della conquista di Petra. C’è solo da immaginarselo quando un tempo ospitava 8500 persone…

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