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Usa, Internet: messo a punto il motore di ricerca che esplora il "dark web"

Memex, realizzato dal dipartimento per lʼinnovazione del ministero della Difesa, scandaglia le pagine inaccessibili ai siti tradizionali

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Il Darpa, dipartimento per l'innovazione del ministero della Difesa americano, ha messo a punto un motore di ricerca in grado di scandagliare il "dark web", le pagine online più nascoste e inaccessibili ai motori di ricerca tradizionali, che rappresenterebbero ben il 90% del totale. Lo rivela un articolo su Scientific American, secondo cui il software, ribattezzato Memex, sarebbe utilizzato dalle agenzie americane nelle indagini sui traffici di esseri umani.

Internet è molto più grande di quanto la maggior parte delle persone è abituata a pensare. Soltanto il 10% delle pagine online sarebbe accessibile dai motori di ricerca tradizionali. Le restanti sarebbero formate da dati non strutturati, provenienti da dispositivi o sensori, collocati in pagine temporanee che scompaiono prima che possano essere rintracciate dai motori di ricerca, o da siti accessibili solo attraverso un software chiamato Tor, che crea un web "peer to peer" tra singoli computer invece che centralizzato in nodi.

Software come Memex potrebbero fornire strumenti fondamentali per combattere i trafficanti che sguazzano nelle oscure profondità del web. "Una cosa che Memex fa, ad esempio, - spiega alla Cbs uno degli ideatori di Memex, Chris White - è analizzare gli annunci sessuali 'nascosti' e individuare da dove partono". Una ricerca del Darpa ha evidenziato che negli ultimi due anni negli Usa sono stati postati 60 milioni di annunci di trafficanti.