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Intelligenza artificiale nella P.A., sondaggio: utile per il 77% dei lavoratori

Solo l'8% dei dipendenti pubblici teme di perdere il proprio impiego, stando ai dati contenuti in una ricerca di Microsoft-Fpa - in occasione del Forum Ital.IA

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L'intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione è utile per il 77% dei dipendenti pubblici, solo l'8% teme di perdere il lavoro.

Sono i dati contenuti in una ricerca di Microsoft-Fpa - in occasione del Forum Ital.IA - che ha coinvolto un campione di 1.600 dipendenti pubblici italiani. Secondo l'analisi, l'IA per il 60% dei lavoratori può aumentare la produttività, per il 59% migliorare la qualità del lavoro, per il 50% sviluppare la creatività o accrescere le competenze. L'85% dei dipendenti pubblici italiani, inoltre, ha già utilizzato un qualche strumento basato sull'IA. Principalmente si tratta di chatbot e assistenti virtuali (nel 68%), di app per scrivere testi o fare traduzioni (51%).

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Secondo i dipendenti pubblici italiani, le applicazioni di intelligenza artificiale più utili per la P.A. sono quelle di automatizzazione di procedure e compiti ripetitivi (74%). Ma sono importanti anche quelle che permettono di personalizzare e efficientare i servizi agli utenti i (47%) e quelle di assistenza virtuale per fornire informazioni ai cittadini (42%). Mentre, sono ancora meno immaginati utilizzi per l'analisi predittiva (36%) o il rilevamento frodi o anomalie (33%).

 

Per i dipendenti, secondo la ricerca, la principale le difficoltà nell'introduzione dell'IA nell'amministrazione è organizzativa, perché la dirigenza non è ancora preparata a nuovi modelli di gestione del lavoro e del personale (lo evidenzia quasi metà degli intervistati, il 47%).

 

Poi ci sono criticità etiche, per le distorsioni che possono favorire stereotipi e discriminazioni (39%), minacce alle privacy per il meccanismo di condivisione e interoperabilità di dati (35%), riduzione dell'empatia e delle relazioni con il cittadino (35%), errori e distorsioni per la limitata accuratezza delle procedure (34%).

 

Infine, l'85% dei dipendenti pubblici italiani ha già utilizzato un qualche strumento basato sull'IA. Principalmente si tratta di chatbot e assistenti virtuali (nel 68%), di app per scrivere testi o fare traduzioni (51%).

 

"Dalla ricerca emerge chiaramente il desiderio di tutti coloro che operano nel mondo pubblico di abbracciare queste nuove tecnologie per rendere ancora più efficiente e produttivo il loro lavoro", commenta Stefano Stinchi, direttore della Divisione Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia.

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