Permette trasmissioni a lunga distanza
Mentre il Wi-fi sta lentamente diffondendo e sono in pieno svolgimento i test per il Wimax, a sorpresa spunta una nuova tecnologia. Tutta italiana. Si chiama WiOne è realizzata dalla Celtech ed è stata presentata a Milano dove c'è stata anche un breve dimostrazione del funzionamento. Un auto, alla velocità di 30-40 all'ora ha girato in un parcheggio vicino a un palazzo dove al 14° piano era piazzato un hot spot mostrando tramite una webcam le immagini della zona. WiOne - ha spiegato Lino Calcagno, vicepresidente della società milanese - è un protocollo avanzato completamente compatibile con il Wi-fi (802.11 a/b/g) in grado però di aumentare la zona servita e il bit rate.
La tecnologia, che si basa sull'emissione di due polarizzazioni ortogonali per il campo elettromagnetico anziché una, offre una combinazione ottimale delle polarizzazioni ricevute dal segnale. Questo permette di avere trasmissioni del segnale anche in verticale e di raggiungere anche i 108 Mb di velocità fra due apparati visibili tra loro a 70 km di distanza. La distanza è scesa a 40 km quando gli apparati non erano visibili e dunque la trasmissione incontrava ostacoli sul cammino. A differenza del Wi-fi - ha aggiunto Calcagno - è garantito il passaggio da una cella a un'altra senza perdita di segnale e in confronto agli 11 canali classici del wireless in questo caso ne abbiamo a disposizione 316 con fornitura di servizi separati per ogni canale. Un apparato WiOne, sottolinea il vicepresidente della società, permette di ospitare fino a 1.200 utenti connessi separatamente su Wan con una velocità di 10 Mb ciascuno.
Copertura di cinquecento metri in orizzontale con un unico dispositivo al chiuso e 1.500 metri all'aperto sono le altre prestazioni offerte dalla tecnologia che, assicura il management di Celtech, è competitiva anche sui costi e la facilità d'installazione. Compatibile con i pc attualmente in circolazione, WiOne utilizza un client proprietario che ne migliora le prestazioni ma funziona anche con altre soluzioni. La certificazione scientifica della tecnologia - spiega Giulio Bensaja, presidente della società - è arrivata dal Centro radioelettrico sperimentale Guglielmo Marconi, mentre stiamo procedendo per quanto riguarda l'omologazione degli apparati. Contatti sono poi stati attivati con i provider e con produttori di schede madri e pc per la produzione di schede con il software di Celtech.