cinguettii sovversivi

Rischio licenziamenti: e i dipendenti craccano il profilo Twitter dell'azienda

La protesta alla Hmv, storica etichetta dell'industria della musica, dove gli impiegati hanno sabotato l'utenza e cinguettato contro le misure dei loro capi

01 Feb 2013 - 12:02
 © Dal Web

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Hanno preso il controllo dell'account Twitter dell'azienda. A quel punto hanno iniziato a cinguettare la loro rabbia contro i tagli e i 4.500 licenziamenti previsti. I lavoratori sovversivi sono dipendenti della Hmv (His Master's Voice), storica etichetta dell'industria musicale nel settore da 92 anni che per la prima volta ha dovuto affrontare una protesta virtuale.

"È un'esecuzione di massa di impiegati leali che hanno sempre amato la società", si legge nel primo tweet sovversivo postato con l'hashtag #hmvXFactorFiring. "Siamo rimasti zitti per troppo tempo, ora siamo in grado di dire la verità: in fondo non abbiamo niente da perdere".

I tweet sono proseguiti per tutta la giornata di giovedì. "Come fare per bloccare il nostro profilo Twitter?" avrà pensato il Direttore del Marketing dell'azienda. e mentre i pensieri si ammassavano nella sua mente alla ricerca di soluzioni che salvassero anche la faccia della società gli impiegati hanno diffuso sul social network tutte le loro rimostranze spiegando in poche parole (sempre e comunque entro 140 caratteri) la situazione in cui versa l'azienda. La loro missione di sabotaggio è andata a buon fine visto che il messaggio di protesta ha raggiunto un ampio pubblico: più di 73 mila follower tra i quali compare anche il presidente Obama. Alla fine della giornata di protesta i contenuti sono stati rimossi.

"In normali circostanze non avremmo mai agito in questo modo, ma questa volta non c'era altra scelta". Qualcuno ha approfittato della situazione per rivelare qualche scheletro nell'armadio della Hmv: i sovversivi hanno cinguettato che l'account ufficiale di Twitter, terreno della protesta, era stato creato due anni fa da un dipendente che poi non aveva ricevuto nessun compenso. I manager dell'azienda non hanno commentato la vicenda, ma hanno confermato i tagli in arrivo, rassicurando che tutti i negozi sparsi nel mondo rimarranno aperti.

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