Secondo una ricerca NielsenIQ il 56% dei consumatori al supermercato cerca prodotti etici e rispettosi dell’ambiente
I prodotti vegetali non sono più una semplice moda. Due famiglie su tre li scelgono anche se non sono vegane o vegetariane e non lo fanno per andare in sostituzione a quelli basati sulle proteine animali, ma per inserirli all’interno di una dieta alimentare varia ed equilibrata. È quanto emerge dai dati dell’analisi commissionata dal Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food all’Istituto di ricerca NielsenIQ: “Prodotti a base vegetale: motivazioni di acquisto e core target”.
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Secondo la ricerca, in Italia 7 famiglie su 10 (69%) - pari a 17,7 milioni di nuclei familiari - consumano prodotti a base vegetale e quasi 1 famiglia su 2 (47%) acquista abitualmente questi alimenti. C’è un consenso diffuso da parte degli italiani verso ognuna delle diverse categorie merceologiche di questo comparto: oggi, infatti, ben 13 milioni di famiglie italiane (51%) consumano “secondi vegetali”, mentre 10,7 milioni (42%) acquistano “bevande vegetali”. Più contenuto, invece, il numero di famiglie in cui si consumano “alternative vegetali allo yogurt”, ovvero 4,3 milioni (17%), o anche “gelati e dessert a base vegetale”, pari a 3,4 milioni (13%).
Non sono considerati sostitutivi
Il consumo di prodotti a base vegetale è vissuto da parte di un gran numero di nostri connazionali all’insegna di uno stile di vita alimentare vario ed equilibrato, che include anche le proteine animali: in media 2 famiglie italiane su 3 (66%) acquistano i prodotti a base vegetale “in alternativa” a quelli a base di proteine animali.
Dall’indagine è emerso come i prodotti a base vegetale siano apprezzati dagli italiani trasversalmente, in tutte le diverse categorie merceologiche che compongono questo comparto dalla grande impronta innovativa. A partire dai “secondi vegetali” - come burger, affettati vegetali o sostituti dei formaggi, ecc. - che risultano la tipologia di prodotti più acquistati dai nostri connazionali. In Italia, li portano in tavola ben 13 milioni di famiglie (51% del totale) e lo fanno circa 1 volta alla settimana.
Anche le “bevande a base vegetale” rappresentano un segmento particolarmente apprezzato, con una richiesta in crescita. Oggi, nel nostro Paese, oltre 4 famiglie su 10 (42%) consumano questi prodotti e lo fanno in media 2-3 volte a settimana. Per quanto riguarda “le alternative vegetali allo yogurt”, la ricerca evidenzia come questo segmento sia consumato in totale da 4,3 milioni di famiglie (17% totale Italia), con una frequenza di più di 1,4 volte a settimana e un target un po' più femminile: 54% delle donne vs. 46% degli uomini.
Infine, sono 3,4 milioni le famiglie (pari al 13% di quelle italiane) che scelgono di coccolarsi con una merenda o un fine pasto a base di “dessert e gelati vegetali”. All’interno di questo segmento, il gusto, il prezzo e la promozione sono i motivi di acquisto più importanti per chi compra questi prodotti.
L'identikit del consumatore tipo
Le famiglie acquirenti “non occasionali” di prodotti a base vegetale - circa 12,2 milioni - risultano più concentrate nel Nord Italia. Si tratta di persone con un’età media di circa 25-54 anni, che vivono prevalentemente in nuclei familiari medio-grandi, in cui il responsabile acquisti è in età centrale (45-50anni) e con figli dagli 11 anni in avanti.
Si tratta di persone alla ricerca di cibi e bevande con garanzie di caratteristiche nutrizionali e gusto. Sono sportivi, con molteplici interessi e una buona affinità con la rete. Critici e attenti a ciò che mangiano, leggono e si informano su ciò che acquistano e sono assai curiosi e aperti alle novità.
Più di 1 su 2 (il 56%), quando fa spesa al supermercato, cerca prodotti che rispettano l’ambiente ed etici, mentre per il 53% vale la pena spendere di più per prodotti con una maggiore impronta ecologica. Di fatto, i prodotti a base vegetale sono vicini all’ambiente, perché i loro ingredienti base sono sostenibili. La produzione degli ingredienti vegetali richiede un impiego ridotto di risorse naturali, come suolo, acqua ed energia, rispetto alle altre tipologie di alimenti e provoca basse emissioni di gas serra.
“L’indagine conferma che i prodotti a base vegetale non sono una moda effimera, ma rappresentano una scelta consapevole del consumatore, alla quale le nostre aziende rispondono portando sulle tavole prodotti di qualità, versatili, buoni e semplici da preparare -afferma Sonia Malaspina, Presidente del Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food - Il mercato dei prodotti a base vegetale è cresciuto negli ultimi anni ed è destinato a svilupparsi ulteriormente per una ragione molto semplice: i prodotti a base vegetale incontrano e appagano le richieste di tanti consumatori. Del resto, cibi come le polpette di melanzane, le panelle di ceci o le bevande di mandorla, solo per citarne qualcuno, fanno parte da sempre della nostra cultura culinaria”.