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Lino Leonardi: “Per dare vita a una nuova impresa, innamoratevi del problema, non della soluzione”

Il Ceo della startup Zappyrent spiega a Tgcomlab: “Senza turisti in circolazione, il calo dell'offerta di affitti a breve termine è stato compensato da un aumento dell'offerta di annunci per appartamenti a medio-lungo termine"

 lino leonardi
Ufficio stampa

Zappyrent è una tech company italiana che nasce a marzo 2018 su iniziativa dei fratelli Lino e Antonino Leonardi, classe 1993, con l’obiettivo di rendere l’affitto di un appartamento o di una stanza un’esperienza semplice ed economica, al contempo sicura per i proprietari che vogliono mettere a reddito il proprio immobile. Il business, affermatosi anche a seguito della collaborazione con importanti atenei italiani e multinazionali operanti sul territorio, è attivo oggi a Milano, Roma, Torino, Firenze, Bologna e Catania. Lino Leonardi, Ceo di Zappyrent, spiega a Tgcomlab che per un manager “la cosa più importante è la capacità di avere un approccio analitico e quantitativo nello stabilire processi e flussi di lavoro”.

Come è arrivato a ricoprire l'incarico attuale?

Assieme a mio fratello Antonino, ho fondato e dirigo Zappyrent. Ho un background matematico-finanziario: ho studiato Scienze Bancarie e ho conseguito un Master in Trading matematico, facendo esperienze anche a Stanford, in California, e a Southampton, nel Regno Unito. L’idea di Zappyrent nasce durante gli anni dell’università: dopo aver riscontrato in prima persona le difficoltà dei tradizionali sistemi di affitto a medio e lungo termine ci siamo resi conto di come sarebbe stato possibile semplificare il processo grazie alla tecnologia. Da qui lo sviluppo di una piattaforma data-driven che renda tutto più semplice, sia per chi affitta sia per chi offre in locazione il proprio immobile. 

 

Qual è l'elemento di forza della sua azienda?

La tecnologia, sicuramente. Il nostro approccio è data driven: analizziamo i dati che raccogliamo in maniera molto analitica, con l’obiettivo di ottimizzare l’intero processo che porta chi cerca una stanza o un appartamento a scegliere e trasferirsi nella sua nuova casa. La tecnologia ci permette di essere più veloci e più efficaci, a tutto vantaggio dei nostri interlocutori.

 

Qual è la competenza più importante chiesta a un manager oggi?

Credo che la cosa più importante sia la capacità di avere un approccio analitico e quantitativo nello stabilire processi e flussi di lavoro: è importante basarsi sui dati e non sulle proprie opinioni, può sembrare un fattore scontato ma non lo è, soprattutto tra i manager che spesso si fanno guidare dall’intuito e, in parte, dai loro bias.

 

Quale consiglio darebbe a chi vuole avviare una startup?

Di identificare correttamente il mercato in cui si intende lavorare: se si ha intenzione di puntare tutto sull’innovazione è bene guardare ad un comparto sufficientemente ampio e frammentato - per potervi trovare spazio - in cui i player operanti hanno prevalentemente un approccio “vecchio stile”: solo così si potrà apportare innovazione, dando vita a una nuova impresa. Consiglio, inoltre, di innamorarsi del problema e non della soluzione: se si vuole fare business innovando, l’obiettivo primario sarà tentare di risolvere il problema qualunque soluzione serva; innamorarsi di una soluzione e poi trovare il problema da risolvere non porta molto lontano.

 

Il vostro settore è stato danneggiato dalla pandemia? In quale modo?

Certamente il mercato degli affitti è stato colpito dalla pandemia, ma più che danneggiato direi che è stato rivoluzionato: da un lato il lockdown e lo stop agli spostamenti hanno ridotto drasticamente il numero di studenti e lavoratori provenienti dall’estero e in cerca di alloggio in Italia; dall’altro ha spinto i proprietari ad aprirsi a questo mercato preferendolo all’affitto di breve termine. Senza turisti in circolazione il calo dell’offerta di annunci a breve termine (case vacanza e b&b) registrato dai grandi player del settore (-37%) è stato compensato da un aumento dell’offerta di appartamenti in affitto a medio-lungo termine (+330% a settembre 2020).

 

Come si tiene aggiornato?

Studio l’evoluzione del mercato e delle piattaforme immobiliari guardando in primis a quello che succede all’estero, soprattutto in quei Paesi contraddistinti da una minore regolamentazione e maggior dinamismo imprenditoriale: Asia e Brasile, per esempio, offrono numerosi stimoli per ideare nuovi meccanismi di innovazione. 

 

Come trascorre il suo tempo libero?

Lavorando, direi. In questo momento della mia vita il lavoro rappresenta la mia principale ossessione, cerco costantemente di migliorare la mia azienda, sia dal punto di vista del business, sia per quanto riguarda la vita al suo interno. Il resto del mio tempo libero è dedicato alla lettura (storia, in primis) e ai viaggi: sono siciliano e la tratta Milano-Catania è quella che percorro più spesso.

 

Una bella soddisfazione che vuole ricordare?

Zappyrent mi ha dato la possibilità di fare incontri eccezionali: tra questi, il proprietario di 86 anni che ha caricato sul portale un annuncio di locazione tutto da solo. Ho pensato che se poteva farlo senza problemi allora forse avevamo creato qualcosa di davvero innovativo e utile anche per i non nativi digitali.

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