Alla Generative AI Week corsi online gratuiti sulla piattaforma AI Play
© Istockphoto
Secondo uno studio pubblicato dal magazine britannico People Management, oltre 7 manager su 10 (il 71%) dichiarano di non aver ricevuto alcuna formazione o indicazione su come gestire i propri team in un ambiente di lavoro basato sull'intelligenza artificiale generativa. Una lacuna che rischia di diventare un serio ostacolo alla produttività, in un mondo in cui, tra gli impiegati più giovani, quelli della Gen Z, uno su tre preferisce chiedere consiglio alla stessa Intelligenza artificiale generativa, ricorrendo sempre più spesso a strumenti come Gemini Enterprise e ChatGpt, per rispondere alle questioni emerse sul lavoro, piuttosto che ai propri superiori diretti. C'è dunque chi ha pensato di offrire cinque giorni di corsi sull'IA generativa, gratuiti e già destinati a un bacino di 45mila persone in tutta Italia. È questo, infatti, il format della Generative AI Week, evento che si terrà dal 17 al 21 novembre sulla piattaforma AI Play.
Previa iscrizione online, sarà erogata a tutti una formazione immediata, gratuita e pratica sui principali tool attualmente in uso: da Gemini Enterprise a Midjourney e ChatGpt, passando per Claude, Canva, VEO3, Perplexity e Lovable. A organizzare l'evento Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, fondatori di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice, la più grande community italiana sul tema, dedicata a imprenditori e manager, e ideatori del successo globale della AI WEEK. Anche loro saranno tra gli speaker d'eccezione, tra i quali vi sarà anche Daryoush Goljahani, Director e Head of Channel Sales Italy di Google Cloud Italia.
"L'obiettivo di questa cinque giorni – spiegano Fiore e Viscanti – è, come nella nostra tradizione, senza fronzoli. Numerosi sono, in Italia, manager e imprenditori che si trovano ormai quotidianamente a dover lavorare con l'IA generativa. Si tratta di uno strumento che consente di poter gestire il proprio tempo in maniera più efficace e produttiva, a patto, però, di saperlo usare e di sapere che cosa questo possa fare o produrre. E qui, va detto, la situazione è meno semplice di quanto possa apparire. Perché utilizzare professionalmente i principali tool significa saper dare loro i giusti comandi, saper comunicare con loro. L'elemento umano, quindi, è sempre e per fortuna indispensabile. Il problema, oggi, è che le opportunità formative sono o latenti o non adeguate. Ecco, allora, l'idea di dare vita a qualcosa che potesse migliorare la vita, in ufficio e non solo, di tante persone, consentendo loro di fare pratica direttamente con quelli che saranno i loro alleati negli anni a venire".
Numerosi saranno gli ospiti di rilievo, che effettueranno speech e lezioni: da Alessio Zanforlin (Customer Engineer di Google Cloud), all'avvocato Gabriele Franco (esperto di diritto dell'intelligenza artificiale, privacy e protezione dei dati personali e diritto delle nuove tecnologie di Panetta Consulting Group e ideatore del "Fake news festival") passando per Onofrio Petragallo, sempre Customer Engineer di Google Cloud, Lorenzo Donina, Customer Engineer, Infrastructure di Google Cloud, e Andrea Cervesato, Customer Engineer Application and Infrastructure Modernization, sempre di Google Cloud. E, ancora, il professor Marco Gori, ordinario all'Università degli Studi di Siena presso il Dipartimento di Ingegneria dell'informazione. Le lezioni verteranno sui temi più svariati: da come ottenere le migliori immagini attraverso una richiesta testuale alla generazione di contenuti visivi fino alle modalità con cui ottenere informazioni verificate e sicure e alla generazione di documenti e testi da appunti e link fino alla generazione di musiche e melodie. Non mancano, inoltre, la creazione di pubblicità, di piani editoriali e di presentazioni efficaci. Un ulteriore aspetto, infine, è dedicato al contesto normativo, con una riflessione sulla recente legge italiana sull'IA.
"Si tratta – aggiungono Fiore e Viscanti – di una serie di interventi qualificati, che offriamo in via del tutto gratuita a migliaia di persone. Il ruolo che l'intelligenza artificiale generativa avrà nel prossimo futuro sarà quello di un fattore in grado di cambiare radicalmente lo scenario. A nostro avviso, è un po' come quando apparvero negli uffici i computer o, successivamente, Internet. In questo caso si tende però, erroneamente, a pensare che formarsi non serva e che sia sufficiente 'smanettare' per arrivare a un livello di competenze adeguato. Non è così. Il nostro auspicio è che questo evento possa mutare lo scenario nazionale. Ci rendiamo conto si tratti di un obiettivo ambizioso ma, come è già stato per la AI Week, siamo determinati a portare il nostro contributo tangibile e significativo a una crescita della cultura italiana sull'intelligenza artificiale in ambito professionale".