Un documentario per rilanciare uno dei settori più colpiti dalla pandemia e un messaggio di speranza e di rinascita, con un occhio alle tradizioni locali e alla sostenibilità
Venezia © istockphoto
Un'iniziativa concreta per rilanciare uno dei settori più danneggiati dalla pandemia di coronavirus ma anche un autentico messaggio di speranza. E' "Viva Venezia", il progetto che dà voce alle entità locali e che racconta la rinascita di una delle Regioni più reattive d’Italia. Si tratta di un documentario che vuole raccontare un tipo di turismo sostenibile, attento alle questioni ambientali e inclusivo, e dare inoltre spazio agli enti culturali veneziani.
Un nuovo manifesto del turismo - Questo è un progetto nato dalla volontà delle sorelle Roncato, eredi di "Ciak Roncato", azienda veneta da oltre 65 anni nel settore valigie e borse da viaggi, e realizzato in collaborazione con gli enti culturali regionali per creare un nuovo manifesto del turismo a sostegno della cultura del territorio. L'obiettivo è coinvolgere in prima persona le imprese locali e dare loro la giusta spinta per ripartire.
"Fare squadra per ripartire" - "Lo scopo di questo documentario è quello di dare voce agli enti culturali veneziani e alle persone che vivono a Venezia. Per favorire la ripresa di questa meravigliosa città, vogliamo raccontare il nuovo turismo che proprio i veneziani si aspettano. Siamo convinti che, dopo la drammatica pandemia che ha messo in difficoltà l'economia del Paese e non solo, sia necessario fare squadra per ripartire. Questo il motivo principale che ci ha spinto ad appoggiare questo progetto", ha raccontato Federica Roncato, responsabile Marketng e Comunicazione di Ciak Roncato.
Zaia: "Un nuovo Rinascimento" - Diverse istituzioni hanno accolto l'invito e hanno partecipato alla creazione del documentario affrontando il tema della rinascita e delle strategie da attuare per un'imminente e necessaria risalita. Primo tra tutti il presidente del Veneto Luca Zaia: "La ripartenza sarà un nuovo Rinascimento perché è esattamente quello che accadrà. Gli antichi romani dicevano che si costruisce sulle ceneri non sulle macerie, noi alle ceneri purtroppo ci siamo arrivati ma Venezia, unico museo open air al mondo, si sta preparando ad accogliere nuovamente il turismo e a ripartire nella maniera migliore. Le nuove generazioni saranno il nostro punto di forza, per il rispetto ai territori e all’ambiente, per una nuova percezione del business e per la voglia di fare", ha detto.
Una città abituata a ripartire - "Venezia è una città che nasce in mezzo a una laguna, è acqua che respira, Venezia è l'umano di sempre unito all'umano di oggi cosmopolita e viaggiatore, che arriva qui in un luogo dove tutto viene messo in discussione", ha spiegato la contessa Chiara Modica Donà dalle Rose, del Palazzo Donà delle Rose. Anche il Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Teatro La Fenice, Fortunato Ortombina, ha descritto Venezia come "la città più abituata a ripartire". "Ripopoliamo questa città, riportiamo questa città quella che era una volta", ha ribadito il presidente del Conservatorio Musica Benedetto Marcello Venezia, Giovanni Giol.
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