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Pandemia e futuro del made in Italy al centro degli Stati Generali dell'Export di Bari

Al via la seconda edizione dellʼevento alla Nuova Fiera del Levante che riunisce imprenditori, operatori del settore e istituzioni

 stati generali export

La congiuntura economica che stiamo vivendo impone nuovi modelli di crescita e di sviluppo economico. La ripresa passerà anche dall’export, ma saranno necessari investimenti e strategie sinergiche tra la community business e le istituzioni. Per favorire questo dialogo e la condivisione di nuove idee, la seconda edizione degli Stati Generali dell'Export avrà per tema “Pandemia Covid-19, il valore dell’Export: scenari di sviluppo e sostegno futuro al made in Italy”. L'incontro, che si terrà il prossimo 10 ottobre, prevede un'agenda di dieci ore, con venti relatori, due sessioni plenarie, un workshop e sette speech di startup innovative.

Luogo di scambio per gli imprenditori - Nuovi scenari da affrontare e nuove competenze da portare all’interno delle aziende saranno il focus dell’evento organizzato dal Forum Italiano dell’Export, che nasce come un luogo di scambio virtuale e fisico per gli imprenditori impegnati nel commercio con l’estero del made in Italy, che hanno così la possibilità di incontrarsi e scambiarsi contenuti, know-how e progetti. L’idea è nata da Lorenzo Zurino, a capo di una delle aziende leader nel commercio con l’estero di prodotti italiani legati al mondo dell’agroindustria e già riconosciuto come giovane imprenditore dell’anno dalla fondazione italo-americana National Italian American Foundation (Niaf).

 

"Un processo sfidante come l’internazionalizzazione delle imprese, soprattutto alla luce della scioccante battuta d’arresto dovuta al Covid - commenta Zurino - necessita ora come non mai di una strategia ben coordinata da parte delle istituzioni preposte all’internazionalizzazione del Paese. L’export rappresenta dunque una chiave fondamentale per la crescita e per la valorizzazione delle nostre tante eccellenze".

 

Innovazione e startup - Agli Stati Generali dell’Export potranno partecipare gratuitamente tutte le aziende interessate a migliorare la loro proiezione all’estero e quelle che intendono affacciarsi sui mercati internazionali. Punto di forza del Forum sono le partnership collaborative quali la Nuova Fiera del Levante, l'Unione Internazionale dei Giovani Dottori Commercialisti Italiani, l'Ente Nazionale per il Microcredito, 012factory e la partrneship scientifica con John Cabot University.

I temi di questa edizione saranno principalmente innovazione e startup, che si identificano sempre di più come motore dell’economia italiana e protagoniste del processo di internazionalizzazione. L'obiettivo finale degli Stati Generali è la costituzione di una collaborazione proficua tra le istituzioni e l’attuazione di soluzioni concrete per le aziende che esportano.

 

Il programma - Dopo la presentazione, si entrerà nel vivo del tema innovazione con l'incontro "Pandemia Covid 19, il valore dell'innovatività e delle imprese sociali", protagonisti i governatori di alcune regioni del sud Italia: Michele Emiliano (presidente Regione Puglia), Donato Toma (presidente Regione Molise), Nello Musumeci (presidente Regione Sicilia).  La plenaria si chiuderà con un intervento del ministro degli Esteri Luigi di Maio.

 

Il workshop tenuto dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, avrà per oggetto le misure di supporto all'export e internazionalizzazione

 

Gli Stati Generali dell’Export ospiteranno, nella plenaria pomeridiana, anche Pasquale Salzano, presidente Simest, Massimo D’Alema, in qualità di presidente Advisory Board Ernst & Young, Marcello Minenna, Direttore generale delle Agenzie delle Dogane, Leonardo Patroni Griffi, presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Andrea Benetton (Ceo Cirio Agricola) e molti altri ancora. 

 

I white paper delle sessioni saranno a cura della John Cabot University. In agenda ci sono poi gli speech di alcune startup innovative: Nexus TLC, Mokase, Fiftinginum, MinervaS, Genesis Brain, Sentetic e The Paac. Le presentazioni saranno corredate da tavole rotonde composte da membri delle istituzioni e da importanti figure del panorama imprenditoriale. 

 

Il ministro Di Maio: manteniamo relazioni commerciali aperte - "Il Patto per l'Export, che abbiamo presentato lo scorso 8 giugno insieme agli altri partner istituzionali (ICE, SACE, SIMEST), contiene un insieme di misure e azioni pensate per accompagnare le aziende nel rilancio del made in Italy" ha commentato Luigi di Maio annunciando la sua partecipazione all'evento, con l'incontro Close the Deal, "Alla sua attuazione sono già stati dedicati stanziamenti consistenti, per un ammontare complessivo che sfiora i 2 miliardi di euro". "Abbiamo lavorato incessantemente, sin dai primi momenti dell’emergenza sanitaria, per sostenere le aziende italiane e predisporre un programma credibile ed efficace di rilancio economico, che non può che passare dal settore delle esportazioni - continua il ministro degli Esteri - Continueremo, inoltre, a impegnarci per mantenere relazioni commerciali aperte e senza barriere, convinti che soltanto attraverso una maggiore collaborazione internazionale riusciremo a dare risposte adeguate a una crisi economica, oltre che sanitaria, che è senza confini". 

 

Il sud Italia è l'area privilegiata per sperimentare - "Il nostro Mezzogiorno d’Italia sente in questo momento storico una spinta fortissima a essere protagonista di una ripartenza che, seppur faticosa, rappresenta molto per il futuro dell’intero Paese e del sistema economico italiano – spiega il presidente di Nuova Fiera del Levante, Alessandro Ambrosi - Vogliamo mettercela tutta. Nuova Fiera del Levante sarà parte attiva e propositiva dell’importante opportunità che ci offre il Forum italiano dell’Export con i suoi Stati Generali dell’Export. Confrontarsi su politiche di sviluppo e azioni di coesione guardando alla grande sfida dell’internazionalizzazione delle nostre imprese, significa non sottrarsi a quella prospettiva di cambiamento che oggi ci viene richiesta. Fare del Mezzogiorno un’area privilegiata di sperimentazione di processi che promuovano le nostre imprese all’estero, è un obiettivo a cui guardiamo con interesse e che ci piacerebbe soddisfare candidandoci anche a essere hub di connessioni e reti".

 

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