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La transizione ecologica secondo Itlas: "Una sfida da vivere in rete"

Un evento per raccontare il ruolo dell’industria del legno verso una maggiore sostenibilità

“La transizione ecologica è una sfida da vivere in rete” - così Chicco Testa ha aperto l’evento firmato Itlas dedicato alla sostenibilità. Con lui sono intervenuti Gabriella Chiellino (prima donna italiana a laurearsi in scienze ambientali e presidente di eAmbiente), l’architetto Marco Casamonti (Archea Associati), Stefano Beltrame (Ministro Plenipotenziario), Fulvio Lino Di Blasio (presidente Autorità Portuale di Venezia e Chioggia), Patrizio Dei Tos (amministratore delegato Itlas) e Patrick Moore, il fondatore di Green Peace. Il convegno che si è tenuto a Milano durante il Salone del Mobile ha avuto come focus il tema della sostenibilità affrontato senza retorica e con una più ampia visuale.

Nel ruolo di moderatore dell’incontro Chicco Testa ha più volte ricordato come sia indispensabile che l’analisi dei dati sia contestualizzata. Patrick Moore ha condiviso e sostenuto questa tesi, forte della sua esperienza straordinaria nel mondo del green.

 

L’incontro ha approfondito sia gli aspetti finanziari sia quelli istituzionali della sostenibilità: come ha spiegato Gabriella Chiellino - non esiste sostenibilità senza finanza; “nel Nordest il punto è proprio questo: aziende che per dimensioni non possono affrontare costi esagerati, e che possono accompagnare la transizione ecologica solo stando insieme. Itlas vuole essere il promotore di questa rete cominciando dalla scelta di pubblicare il bilancio di sostenibilità nonostante l’azienda non sia tra quelle obbligate a farlo”.

 

Il Ministro Plenipotenziario Stefano Beltrame ha invece posto l’attenzione alla qualità del Made in Italy che non può competere con il prezzo ma deve pensare all’eccellenza delle risorse e della lavorazione italiane. Proprio perché l’evento aveva l’obiettivo di usare un approccio diverso alla sostenibilità, l’architetto Casamonti ha approfondito anche il tema della quotidianità e di come, ancora una volta, l’operato del singolo non ha impatto nella transazione ecologica. “Due terzi dell’energia del mondo la usiamo per “abitare”, quindi case, scuole e uffici, per questo è indispensabile una nuova consapevolezza del costruire”.

 

Il motivo che lega la dimensione economica, finanziaria, quella sociale e ambientale della sostenibilità è la centralità dell’impresa. Così Patrizio Dei Tos, amministratore delegato di Itlas ha chiuso l’evento raccontando alcuni aneddoti della sua carriera da imprenditore che lo hanno portato a fare scelte consapevoli che spera siano condivise perché le azioni dei singoli non sono impattanti per la sostenibilità. La transizione ecologia è una sfida che va vissuta in rete. “Tutta la mia attenzione è dedicata alla risorsa primaria indissolubile: il legno. Se la mia azienda è in Italia, deve avere il legno in Italia, solo così garantisco futuro alla mia azienda”.

 

 

Le imprese quindi si propongono oggi non solo come soggetti economici nella produzione e nel mercato, ma anche come aggregatori sociali e agenti della riqualificazione ambientale. E, come ha ricordato Chicco Testa, l’industria del legno è centrale rispetto alla transizione ecologica. Il miglioramento degli equilibri del nostro ecosistema non può prescindere dall’iniziativa delle imprese. Le imprese e le filiere produttive che hanno integrato gli obiettivi di sostenibilità nella propria strategia di business offrono dunque un contributo determinante alla ricostruzione del tessuto sociale e alla riqualificazione ambientale nel territorio in cui operano. Itlas comincia così il suo viaggio nella sostenibilità e l’evento organizzato al Salone del Mobile 2021 è stato il collettore di tutti coloro che vogliono, assieme a Itlas, prendere scelte consapevoli e ponderate all’interno di un sistema condiviso.

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