L’azienda prosegue il percorso del progetto ‘BeHer’, finalizzato a promuovere la cultura della parità di genere nel mondo del lavoro
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Il 17 novembre cade in Europa l’Equal Pay Day 2025: ancora oggi gli uomini vengono pagati più delle donne per lo stesso impiego, con una differenza di circa un mese e mezzo di stipendio all’anno. L’Equal Pay Day rappresenta simbolicamente il momento in cui, ogni anno, le donne smettono di essere pagate per il loro lavoro. E in questa occasione Birra Peroni prosegue il percorso del progetto ‘BeHer’, finalizzato a promuovere la cultura della parità di genere nel mondo del lavoro. L’iniziativa è nata prendendo spunto dal dibattito sui social a seguito del lancio della campagna di comunicazione PostHers, un messaggio contro gli stereotipi e a favore dell’inclusione. Tuttavia sono emerse reazioni contrastanti: un’analisi del sentiment ha rilevato infatti che circa il 78% dei commenti era negativo ed era rivolto al tema stesso della parità di genere.
L’azienda ha deciso di prendere le critiche e metterle al centro di una campagna che si sviluppa sui canali social di Peroni e sulle pagine dei principali quotidiani italiani. Il brand ha dunque deciso di utilizzare i commenti negativi per aprire un dibattito, con lo scopo di trasformarli in un punto di partenza per ottenere un cambiamento reale. Il concept è quello di un bicchiere di birra con troppa schiuma, che lascia l’amaro in bocca e diventa difficile da gustare: allo stesso modo i commenti negativi attorno alla parità di genere rischiano di offuscare ciò che conta davvero. Esempio ne sono commenti denigratori riferiti al calcio femminile, di cui Peroni è sostenitore grazie alla partnership con FIGC.
Tramite BeHer, inoltre, Peroni supporta le giovani donne con un sostegno concreto alla loro formazione: per l’anno accademico 2025/2026 l’azienda prevede infatti l’erogazione di 20 borse di studio all’Università La Sapienza di Roma, con l’obiettivo di incentivare la presenza femminile nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics). Una necessità che emerge anche dai dati ISTAT del 2023, secondo cui il 37% dei giovani uomini laureati ha conseguito un titolo in uno di questi ambiti, in aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente: la quota femminile è invece stabile al 16,8%. Secondo l’Osservatorio BeHer, inoltre, il 29% degli intervistati ritiene che le donne per loro natura siano più adatte degli uomini ai lavori di cura, come insegnanti e infermiere, dando ancora più spinta all’impegno dell’azienda per superare questo stereotipo.
Infine, proseguono le attività della BeHer Academy: nel corso di novembre saranno pubblicati nuovi materiali informativi, con lo scopo di affrontano temi di grande attualità e sensibilità. Per esempio sarà trattato l’argomento di come favorire l’indipendenza economica, psicologica, fisica e digitale, per promuovere relazioni più sane, spazi più sicuri e una società più equa, in cui nessuna persona venga esclusa o controllata. Ci sarà poi anche un approfondimento su come le nuove generazioni guardano la parità di genere, e sul ruolo che lo sport può giocare nel favorirne la diffusione. Inoltre, attraverso la Rubrica BeHer, Peroni mette a disposizione una piattaforma che raccoglie un totale di 266 enti attivi su tutto il territorio nazionale sul fronte dell’empowerment femminile: dall’inserimento lavorativo al supporto psicologico, al fine di offrire supporto concreto alle donne in ogni fase del percorso professionale e personale.