Il riconoscimento, organizzato da HRC Community, valorizza i progetti virtuosi, dedicati alle persone e al sociale. Tra i giurati anche il vicedirettore di Tgcom24 Domenico Catagnano
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Il 12 settembre, a Milano, si è svolta la terza edizione del premio Best HR Team organizzato da HRC Community, il percorso di certificazione che accompagna le persone e le organizzazioni attraverso progetti e percorsi innovativi favorendo la crescita del business, delle performance e dell'engagement dei dipendenti. Si tratta di un riconoscimento al lavoro di oltre 67 team HR di azienda, nazionali e multinazionali, e consiste nell'assegnazione della Certificazione Best HR Team nelle seguenti categorie HR: Digital Transformation, Employer Branding & Talent Acquisition, Equity, Diversity & Inclusion, Leadership, Learning & Development, New way of working, People Care & Engagement, Welfare & Wellbeing, Made in Italy (quest'ultima è una novità di quest'anno e celebra il miglior progetto realizzato da un team di aziende italiane).
Di 82 team che hanno intrapreso il percorso di Certificazione, 67 hanno avuto acceso grazie alla presentazione di progetti in linea con i KPI richiesti da regolamento. La partecipazione ha generato 265 progetti, votati 2065 volte dalla Community e sono stati svolti 880 Assessment. Il tutto ha portato a 24 finalisti per le 9 categorie.
Due giurie hanno valutato i progetti. Di quella tecnica hanno fatto parte Gabriele Giugliano, CEO & Co-founder di Joinrs; Giacomo Mosca, Founder e Direttore Generale di WellFood – benessere 360; Sara Zavagno, Head of People Culture di Satispay; Fabrizio Armenia, People & Organization Director di INAZ; Fabrizio Fujani, Business Director di TÜV Rheinland Italia; Giulio Xhaet, Partner & Head of Communication di Newton Group; Simona Vergaro, Regional VP di goFLUENT, Enrico Boursier Niutta, avvocato giuslavorista di Boursier Niutta [&] Partners. La giuria media era invece composta da Domenico Catagnano, vicedirettore di Tgcom24, e da Massimiliano Jattoni Dall'Asén, giornalista del Corriere della Sera.
Per la categoria Equity, Diversity & Inclusion, il premio di quest'anno è andato ad Autogrill per il progetto "Nutrire l'inclusione: l'arrivo di Edoardo, tra Autogrill e PizzAut". PizzAut è un innovativo modello di inclusione sociale che offre lavoro a tanti ragazzi autistici che hanno l'opportunità di vivere questa grande avventura insieme al visionario Nico Acampora, papà di un bimbo autistico che ha avuto l'illuminazione di fondare questa realtà.
Per la categoria People Care & Engagement ha vinto Unicredit con il progetto "Welfare 4 caring" attraverso il quale viene garantito il supporto a chi si prende cura dei propri cari, aumentando il coinvolgimento e generando impatto sociale.
Per la categoria Welfare & Wellbeing ha vinto Haleon con il progetto "Politiche Haleon: come costruire un ambiente di lavoro inclusivo", basato su due policy Haleon lanciate a supporto delle pari opportunità, consapevoli che la carriera di ognuno debba continuare a prosperare indipendentemente dalla genitorialità e da situazioni complesse. Il progetto è focalizzato sul rendere la genitorialità un processo inclusivo per tutti i ruoli e per tutti i tipi di famiglie.
Il premio come miglior azienda Made in Italy è andato a Facile.it con il progetto "(R)Evolution", un nuovo modello organizzativo sperimentale con l'obiettivo di migliorare il bilanciamento tra vita privata e vita professionale, basato su tre principi: responsabilità, flessibilità ed equilibrio.
Per la categoria New way of working ha vinto Capgemini con il progetto "Flexible working & flex abroad" che garantisce ampia autonomia nel determinare quando e dove lavorare, proponendo anche un programma di Flex Abroad che consenta di lavorare dall'estero.
Per la categoria Learning & Development ha vinto Engineering con il progetto "Skill Matrix Enchancing Corporate Human Capital", ovvero un framework di competenze e skills allineato alla nuova job architecture, strategic narrative e sviluppo di un tool che permetta di avere una mappatura sempre aggiornata di competenze e skills.
Per la categoria Digital Transformation ha vinto Carrefour con il progetto "Tutti digitali", un'iniziativa nata nel 2023 per sostenere tutti i dipendenti nell'upskilling digitale e con l'obiettivo di raggiungere il 100% della popolazione formata su tematiche digitali.
Per la categoria Employer Branding & Talent Acquisition ha vinto EY con il progetto "Road to youth 7", nato dalla partecipazione allo Youth7 come main sponsor. Il progetto è stato lanciato per dare la possibilità ai professioniste/i EY under 35 di contribuire ai temi dell'agenda global.
Per la categoria Leadership ha vinto Unilever con il progetto "Unilever Italy leadership development program", volto allo sviluppo della leadership tailored-made partendo dalla mappatura dei profili presente nella company.
"La certificazione Best HR Team pone al centro del suo purpose la valorizzazione dei team HR - dichiara il Managing Director di HRC Community, Marco Gallo -. Una certificazione che offre il giusto riconoscimento a tutte quelle divisioni HR che ogni giorno innovano i processi aziendali e promuovono nuovi modelli organizzativi in grado di far fronte alla continua incertezza che caratterizza il presente e il futuro. Anche a livello di employer branding, la certificazione è un efficace strumento di attraction. Attraverso il Best HR Team celebriamo i progetti più virtuosi, riconosciamo il valore dei team, coltiviamo gli obiettivi di collaborazione, equità e benessere comune e diamo prova concreta di cosa vuol dire crescere e innovare quando si lavora insieme. I vincitori di quest'anno dimostrano ancora una volta quanto nel mondo del lavoro moderno, la cura della vita privata e il benessere complessivo dei dipendenti siano diventati fattori determinanti per il successo aziendale, superando l'importanza dei soli benefit economici. Le aziende che promuovono un equilibrio tra vita professionale e personale, offrendo flessibilità e supporto al benessere emotivo e familiare, non solo attraggono talenti, ma favoriscono anche un ambiente di lavoro più produttivo e sostenibile nel lungo periodo", conclude Gallo.