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Sanremo 2018, seconda serata nel segno di Pippo Baudo e Sting

Sul palco dellʼAriston si sono esibiti metà Campioni e metà Giovani. Tra gli ospiti anche Antonacci, Vecchioni e Il Volo

Sanremo 2018, seconda serata nel segno di Pippo Baudo e Sting - foto 1
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La seconda serata del Festival di Sanremo ha visto l'omaggio a Pippo Baudo, acclamato dal pubblico in piedi dopo la sua lettera dedicata alla manifestazione canora, e la presenza di due ospiti internazionali, Sting e Shaggy.

Sul palco dell'Ariston hanno debuttato i Giovani (4 su 8) e si sono esibiti 10 big in gara. La classifica stilata con i voti della sala stampa ha visto nella fascia alta Diodato e Roy Paci, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, Ron.

La serata è partita con Claudio Baglioni maestro di cerimonie che al piano ha omaggiato "Biancaneve" cantando "Il pozzo dei desideri". Poi è stata la volta dei primi quattro Giovani in gara. La prima classifica della giuria demoscopica ha visto trionfare Alice Caioli con "Specchi rotti", seguita da Baglioni con "Il congiuntivo", Giulia Casieri con "Come stai" e Mirkoeilcane con "Stiamo tutti bene", verdetto accolto dai malumori della sala stampa soprattutto per l'ultimo posto.

Il momento emozione della serata è quello con il Pippo nazionale che ha declamato da un podio la sua lettera al Festival di Sanremo in cui ha ripercorso i 50 anni dalla sua prima conduzione, ricordando quando cacciò un mito come Louis Armstrong dal palco del Casinò (dove si svolgeva allora lo show), perchè era convinto di fare un concerto e invece era in gara. Ho ricordato alcuni dei grandi talenti della musica italiana e comici che sono passati per il palco dell'Ariston in tutti questi anni, dalla Pausini a Ramazzotti, da Roberto Benigni al trio Marchesini-Solenghi-Lopez, oltre ai grandi ospiti internazionali che ha ospitato come Madonna, Springsteen, Sharon Stone ("che ho anche baciato e con cui ho ballato") e Whitney Houston. Ma il suo è un "arrivedorci", "ci vediamo l'anno prossimo", ha promesso.

Il primo ospite è stato il trio de Il Volo, che prima ha cantato l'aria "Nessun dorma" e poi ha reso omaggio a Sergio Endrigo e al suo successo "Canzone per te". Più tardi sono tornati a cantare con il conduttore la sua "La vita è adesso". Il secondo ospite italiano è stato Biagio Antonacci che con il direttore artistico ha cantato uno dei più grandi successi della sua carriera, "Mille giorni di te e di me". Franca Leosini, fenomeno cult grazie al suo programma "Storie maledette" ha ingaggiato un curioso duetto con Claudio Baglioni su "Questo piccolo grande amore". Lui, al piano, ha cantato i versi del brano mentre lei lo ha incalzato con domande, proprio nel modo che l'ha resa celebre. Poi è stata la volta di Roberto Vecchioni che ha cantato "Samarcanda" e ha raccontato l'episodio della Bibbia da cui nasce il brano. Il professore ha detto che la lotta contro la violenza sulle donne, per cui portava il fiore all'occhiello "è una cosa che spetta ai maschi, la battaglia devono farla i maschi".

Molto applaudito è stato Sting che ha intonato, a dir la verità in un italiano stentatissimo, "Muoio per te" scritta da Zucchero. E' andata meglio con "Don't male me wait" canzone-duetto con mister Boombastic Shaggy (con cui ha collaborato nell'ultimo disco). "In questi tempi di divisioni politiche, in cui il mondo è destra o sinistra e i Paesi sono chiusi nelle loro frontiere, se due persone di culture diverse si uniscono per fare musica, divertirsi, cantare, ballare è un messaggio politico molto importante", ha detto Gordon Summer, rivelando anche i suoi gusti in fatto di musica italiana: "Ho sempre amato la musica del Rinascimento, la tradizione dell'opera con Verdi e Rossini, Zucchero e Nek se parola, o della musica moderna, un mito come Luciano Pavarotti".

Poi spazio a un fuori programma con Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino nelle insolite vesti di ballerini sulle note di "Despacito". Sparuta la quota comica, con una breve apparizione di Sabrina Impacciatore e il Mago Forest che è spuntato sul palco a fine serata.

La gara dei cantanti ha visto esibirsi 10 dei big in gara, con Renzo Rubino sorteggiato al posto di Fabrizio Moro ed Ermal Meta, sospesi dall'organizzazione del Festival dopo il giallo legato al presunto plagio della loro canzone. La classifica svelata a fine esibizioni è stata stilata in base ai voti della sala stampa, e ha visto nella prima fascia più votata Diodato con Roy Paci, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico e Ron; nella seconda Le Vibrazioni, Annalisa e i Decibel; nella terza Nina Zilli, Elio e le storie tese, Red Canzian e Renzo Rubino.