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Cristina Plevani:" Dopo la vittoria del Gf mi sono trovata nel buio"

La prima vincitrice del reality show si è raccontata in una lunga intervista

Cristina Plevani:
tgcom24

Cristina Plevani è stata la vincitrice della prima edizione del "Grande Fratello", andata in onda dal 14 settembre al 21 dicembre 2000.

Dopo la sua esperienza tv ha vissuto un periodo tra ospitate nelle discoteche e televendite ma senza mai "voler fare un passo in più", come ha raccontato in un'intervista al settimanale "Dipiù". Parlando anche di Pietro Taricone e di alcuni "treni" persi.

ESPERIENZA SCONVOLGENTE - "L'esperienza al Gf per me è stata sconvolgente, all'epoca non avevo la maturità per affrontare tutta quella popolarità e forse non ho saputo sfruttare a mio favore il momento. Per questo ho tentato di entrare ancora nella Casa: ho sostenuto un provino per l'attuale edizione del reality perchè gli autori volevano nel cast qualche reduce dalle edizioni del passato. Ci speravo, ma poi hanno cambiato idea". 

DALLA TV AL SUPERMERCATO - "In questi anni, in cui ho solo accarezzato l'idea di poter sfondare in tv senza mai riuscirci, ho fatto un po' di tutto. la mia ultima occupazione è stata in un supermercato, fino a poco tempo fa. Ho smesso di fare la commessa perchè non amo stare ferma tante ore. Ho capito che quella non era la mia strada, anche se mi avevano fatto un contratto a tempo determinato con la possibilità che diventasse indeterminato. Ho rinunciato a 800 euro al mese per un part-time e sono tornata alla mia vita di sempre".

IL GF COME UN OTTO VOLANTE - "Non è stato piacevole sentire persone in fila alla cassa che, dopo avermi riconosciuto, bisbigliavano:'ma è quella del Grande Fratello? Poverina come si è ridotta'". Suona strano che la vincitrice di un reality si sia accontentata, non è che sono pazza. Ma la vita dopo il Gf io la paragono a un otto volante: un giorno sei su in alto, pieno di visibilità e un altro giorno piombi giù velocemente entrando in un tunnel buio. Ecco, in questi diciotto anni per me è stato proprio così e quando mi sono trovata nel buio, ho cercato in tutti i modi di vivere liberamente la mia vita, accettando anche lavori considerati umili, ma perchè non avevo alternative. Il Gf non mi ha arricchito".

IL PASSO CHE E' MANCATO - "Quando uscii dalla Casa ero molto spaventata, mi chiusi in casa per quasi un anno. Uscivo solo per lavorare nelle discoteche, ma non ho mai approfittato del ruolo di vincitrice del programma. Preferivo tornarmene a casa, fra le quattro mura della mia vita di sempre. Ho fatto anche delle televendite, ma senza mai fare quel passo in più".

I TRENI PERSI - "Poi devo ammettere che ho perso molti treni, come quando mi hanno offerto di fare un provino per una serie, credo fosse 'La squadra', dovevo fare la poliziotta. Dovevo trasferirmi a Napoli, mi spiegarono che in quanto vincitrice del Gf avevo una corsia preferenziale e che avevo il viso giusto. Ma all'ultimo momento rifiutai di andarci. Mi prese un'angoscia tale che mi bloccò, ma passò forse il messaggio che non volessi uscire dal mio limbo dorato. Del resto entrai nella Casa che avevo perso i miei genitori: ero sola prima, durante e soprattutto dopo quell'esperienza. La solitudine è sempre stata una cifra della mia esistenza".

LA TRAGEDIA DI TARICONE - "Quando morì Taricone fu un trauma. Già il giorno dopo la tragedia la gente comune mi mandò messaggi di condoglianze. Nell'immaginario collettivo io ero ancora la donna di Pietro Taricone, mi trattavano come la sua "vedova". Ho passato giorni a scrivere messaggi dicendo che lui una moglie ce l'aveva, che aveva lasciato una famiglia tutta sua e che io non rappresentavo niente. Eppure nella testa delle persone si era come congelata l'immagine di noi due abbracciati sul divano".