Di Segni contro fiction su Pio XII

Secondo Di Segni questi comportamenti di Papa Pacelli "sono ancora oggetto di studi e che ancora attendono di essere vagliate alla luce dei documenti non ancora resi pubblici dagli archivi vaticani''. Giudizi pesantissimi che ovviamente hanno subito provocato la risposta da parte della Lux Vide, la società che ha prodotto la fiction. "Non è una fiction a senso unico, assolutamente no - dice il presidente Ettore Bernabei - Non voglio fare polemica con il rabbino Di Segni e d'altronde non potevano essere solidali e plaudenti''.

Bernabei sottolinea che ''si tratta di una fiction, non di un documentario: tutte le opere possono essere imprecise. Tutti quelli che hanno lavorato a questo sceneggiato hanno avuto come obiettivo il rispetto per le vittime innanzitutto e la volonta' di ricostruire tutte le vicende. Il film si svolge su due piani: quello che accadeva in Vaticano e quello che succedeva nel Ghetto ebraico. Abbiamo cercato - aggiunge - di osservare la verità storica sulla base dei documenti che si conoscono a oggi e senza guardare la realta' solo dal punto di vista del Vaticano. Mi preme ricordare che la posizione di Pio XII fu quella di salvare ad ogni costo Roma dalla guerra guerreggiata in citta'. E ci riuscì. Spero che ci venga riconosciuto il rispetto per le vittime - conclude - e per l'intera popolazione ebraica''.