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Scotti: mi lancio nella fiction

E pensa a creare nuovi format

''Sono il signore del quiz'' dice orgoglioso Gerry Scotti che, dopo 21 anni in Mediaset, lancia anche una sua "factory", una struttura composta da autori e colleghi di fiducia con cui penserà a nuovi format per Canale 5 e Mediaset.

E' una delle novità del nuovo contratto quinquennale firmato dal veterano di Mediaset.

Non è solo un contratto, ma un accordo di partnership, quello firmato dal conduttore e Mediaset per i prossimi cinque anni: il presentatore, oltre a essere impegnato nella conduzione, si lancerà ancora di più nella fiction e, insieme alla sua "factory", studierà o adatterà nuovi format per Canale 5 e le reti minori. La prima prova d'attore della nuova stagione è prevista per dicembre, quando andrà in onda il tv movie natalizio ispirato alla sit com Finalmente soli già girata con Maria Amelia Monti.

Al cast fisso, per il puntatone da 90 minuti diretto da Rossella Izzo, si sono aggiunti Paolo Villaggio, Enrico Brignano e Beppe Braida. Se gli ascolti lo premieranno, dal film prenderà vita una fiction in 4 o 6 puntate, sempre da 90 minuti. Ma l'impegno più importante, per Scotti, è quello con il personaggio ispirato a Patch Adams, il medico che ha scelto la cura del sorriso per i piccoli malati: le riprese di questa nuova produzione, diretta da Maurizio Nichetti, inizieranno a ottobre, con il titolo provvisorio Dottor Clown.

"Fare l'attore senza una accademia alle spalle è una prova fisica e psichica, non sono abituato - spiega il re del preserale - a sentirmi dire 'rifare', ma è una giusta umiliazione, un cilicio che indosso volentieri'', anche quando deve recitare in cappotto e cappello, in centro a Milano, con 30 gradi all'ombra. Oltre alle fiction, e alle 120 puntate di preserale previste, Scotti lavorerà insieme alla factory formata con i suoi autori di riferimento, ''per valutare nuovi formati per preserale e prime time''.

L'idea è quella di lavorare su nuove idee, ma se il nuovo acquisto Endemol ne proponesse altre ''le studieremo insieme - scherza - nella nostra galleria del vento''. La struttura, già esistente nei fatti, ma formalmente riconosciuta dal nuovo contratto, ''sarà distaccata nei miei uffici, nel piccolo studio televisivo che ho a Cologno, a 500 metri da Mediaset''. L'accordo rientra negli interessi di rete: ''cerchiamo rapporti di partnership con artisti dalla forte versatilità, che - conferma Alessandro Salem, direttore generale contenuti Rti - adattino contenuti, facciano fiction e intrattenimento, come Gerry e la De Filippi''.

Grazie a un rapporto di questo tipo, così longevo, il conduttore dice di non aver mai pensato di passare alla concorrenza: ''ho avuto altri contatti, ma velleitari: come si fa a mettere sul tavolo 21 anni di lavoro contro un contratto che ha per appeal il festival di Sanremo?''. A Canale 5, invece, il direttore Massimo Donelli - racconta - gli ha promesso la possibilità di sviluppare nuove proposte per fasce e territori rimasti un po' scoperti, come la mattina, dove la sua factory potrebbe attualizzare un grande successo come Il pranzo è servito. A Scotti piacerebbe anche cimentarsi con un talk show stile David Letterman, da sperimentare in un periodo slegato da necessità commerciali. Visti i 21 anni trascorsi in Mediaset e i prossimi cinque già vincolati, e visto che è già presidente di radio 101, per il futuro ''non escludo che la passione che mi lega al lavoro e all'azienda - conclude - possa portarmi a qualcos'altro''.