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Addio Fujiko Fujio A: era il papà di "Carletto il principe dei mostri", inno all'accettazione della diversità

Aveva 88 anni lo storico disegnatore e autore di manga giapponese, il cui vero nome è Motoo Abiko

Tgcom24

Fujiko Fujio A, al secolo Motoo Abiko, è stato trovato morto nella sua casa in Kawasaki.

Il mangaka se ne è andato a 88 anni. Abiko è passato alla storia dell’animazione nipponica tra gli anni Settanta e Ottanta grazie alla realizzazione in solitaria di manga come "Carletto, principe dei mostri" e "Nino il mio amica ninja". Con Fujiko F. Fujio, venuto a mancare nel 1996, formava il duo Fujiko Fujio. La coppia di disegnatori ha dato vita a uno dei personaggi simbolo della cultura giapponese, "Doraemon".

 

Nato nel 1934, Motoo Abiko conobbe il suo futuro partner (al secolo Hiroshi Fujimoto) già all’epoca delle scuole elementari. Dopo la prima opera a quattro mani "Utopia, saigo no sekai taisen: tenshi no tama-chan", targata 1952, i due si trasferirono a Tokyo, iniziando la loro carriera nel mondo del manga, ed entrando nel collettivo di autori Shin Manga-to ("Nuovo gruppo manga").

 

Dalla collaborazione fra i Fujiko Fujio nacque nel 1969 anche "Doraemon" (anche se la sua creazione è attribuibile soprattutto a Fujiko Fujio F), il gatto robot divenuto importante icona in Giappone, dove riscuote ancora oggi grande successo, protagonista di numerosi film, serie animate, videogiochi e musical. La collaborazione fra i due si è interrotta intorno alla metà degli anni Ottanta.

 

Motoo Abiko ha realizzato in solitaria altre opere manga di successo, studiate per un pubblico infantile, che si sono sempre distinte per una tematica ricorrente: i suoi protagonisti sono di solito una ragazzino normale affiancato da un’altra figura speciale, che aiuta il primo nella sua vita quotidiana. Ecco quindi "Nino il mio amico ninja" apparso dal 1964 al 1968 sulla rivista Weekly Shōnen Sunday di Shogakukan, che ha poi ispirato una serie anime in tv (anche in Italia a partire dalla metà degli anni Ottanta), tre film animati e un lungometraggio live-action nel 2004. E soprattutto "Il principe dei mostri", inno all’accettazione della diversità (anche dei i mostri più cattivi) che esordì nel 1965 su Shōnen King di Shōnen Gahōsha e fu pubblicato fino al 1969. Anche questo manga è stato poi trasposto in una serie animata, che è diventata molto popolare in Italia con il titolo "Carletto il principe dei mostri".

 

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