BRASILE 2014

Una magia di Messi manda agli ottavi una brutta Argentina: Iran beffato al 91'

Brutta gara degli uomini di Sabella decisa da un gol della Pulce. Persiani combattivi e sfortunati: Romero para tutto

21 Giu 2014 - 20:22
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C'è voluta una magia del solito Lionel Messi per vincere la resistenza iraniana. L'Argentina fa il bis a Brasile 2014 e vince anche la seconda partita del Gruppo F, soffrendo e non poco nell'1-0 all'Iran. Dopo novanta minuti con poche idee, la rete della Pulce è arrivata al 91' infrangendo i sogni della nazionale di Queiroz. Nella ripresa, infatti, solo due grandi interventi di Romero avevano tenuto a galla l'Albiceleste che vola agli ottavi.

Una magia di Messi manda agli ottavi una brutta Argentina: Iran beffato al 91'

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LA PARTITA

Il Mondiale in un'immagine, anzi, in una sequenza esaltante e devastante nello stesso momento. Al 91' della partita di Belo Horizonte tra Argentina e Iran è racchiusa tutta l'essenza del calcio. La tecnica, nel gol di Messi; la tattica, quella iraniana perfetta e abbattuta solo da un qualcosa di impendorabile; e i sentimenti, di gioia e di delusione, per argentini e iraniani che di colpo hanno visto ancora più stravolta una partita già imprevedibile di suo, con l'Iran molto più vicino al colpaccio di un'Argentina salvata, non una ma tre volte, dal suo portiere. Ha vinto Messi, la vera differenza al Minerao. Gli applausi per la Pulce a fine partita però sono tutti da spartire con la nazionale di Queiroz, partita con tutti gli sfavori del pronostico tranne il suo. E all'impresa, lui e i suoi, non sono andati così lontani. Una partita perfetta fin oltre il novantesimo, di straordinaria attenzione difensiva nel primo tempo e con delle buone ripartenze nella ripresa con Ghoochannejhad e Dejagah. L'Argentina ha faticato, molto, forse troppo e confermando la poca brillantezza già ammirata contro la Bosnia. I piedi buoni non sono bastati per scalfire il muro iraniano, messo in bilico solamente da calci piazzati e da un'incursione di Higuain bloccata a terra da Haghighi. Male Aguero, ma anche lo stesso Pipita e un centrocampo muscolare e non all'altezza degli uomini da supportare.

Nella ripresa l'Albiceleste se possibile ha fatto anche peggio. Messi si è acceso a intermittenza, quasi scarico, salvo illuminare tutto il Mondiale con il suo sinistro a giro a tempo scaduto che vale l'accesso agli ottavi per la sua Argentina e davanti agli occhi di Maradona. Gli altri tenori, per usare un termine caro ai napoletani, non si sono visti, anzi, ad alzarsi su un piedistallo è stato il criticato portiere ex Sampdoria, Romero, autore di due grandi interventi su Ghoochannejhad al 52' e Dejagah al 67' che lo mettono tra i migliori in campo e senza discussione. Lui, portiere dell'Argentina migliore in campo contro l'Iran. Ecco, la bellezza di un Mondiale è anche e soprattutto questa, con gli sconfitti a caccia della maglia di un fenomeno a fine gara, nonostante tutto.

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