Il Mondiale allenta i tabù dell'Islam: comincia il Ramadan, ma non per tutti
Algeria esentata dalle autorità locali, i musulmani svizzeri e tedeschi non lo seguiranno così come il francese Sagna. Il nigeriano Musa non si sottrarrà
E' cominciato sabato il Ramadan, il mese del digiuno per tutti i musulmani del mondo. Anche per i calciatori impegnati nei Mondiali in Brasile. Non tutti, però, osserveranno le rigide regole che impone la fede islamica. Troppo caldo (e troppo importante la posta in palio) per poter pensare di giocare a calcio senza alimentarsi correttamente. Quasi tutti i calciatori musulmani romperanno il digiuno: la ragione della dispensa è nel fatto che gli atleti sono in viaggio.
Che cosa è il Ramadan - Secondo la tradizione, è durante il Ramadan che l'arcangelo Gabriele dettò al profeta Maometto le sure del Corano. L'osservanza del digiuno praticato in questi giorni è uno dei cinque pilastri dell'Islam, insieme alla professione di fede, all'elemosina, al pellegrinaggio alla Mecca e alla preghiera quotidiana.
Dall'alba al tramonto non è prevista solo astinenza dal cibo e dall'acqua, ma anche da tabacco, rapporti sessuali e in generale da azioni e pensieri “impuri”. La giornata è scandita da un pasto frugale, suhur, prima dell'aurora, dalla rottura del digiuno, iftar, quando fa buio, e naturalmente dalle preghiere, compresa la tarawih, recitata solo in questa occasione.