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Cuneo, Ilaria Naef ce l'ha fatta: a Prato Nevoso il primo salto mortale in carrozzina sulla neve

"La carrozzina non è un limite ma una possibilità di fare cose meravigliose", ha dichiarato lʼatleta

Cuneo, Ilaria Naef ce l'ha fatta: a Prato Nevoso il primo salto mortale in carrozzina sulla neve - foto 1
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Un salto mortale in carrozzina sulla neve. Ilaria Naef ce l'ha fatta.

L'atleta 25enne di Varazze (Savona) ha segnato un nuovo record mondiale nella conca di Prato Nevoso (Cuneo) realizzando il primo "backflip" al mondo in sedia a rotelle sulla neve. Dopo una serie di allenamenti, la giovane ha concluso in modo perfetto la rotazione del salto. "Quello che voglio far capire agli altri è che la carrozzina non è un limite ma una possibilità di fare cose meravigliose. Le mie acrobazie sono da esempio per tante persone. Questa è la mia vera, autentica ricompensa", dichiara Ilaria.


I tecnici della stazione sciistica hanno lavorato due giorni all'allestimento della pista: per Ilaria è stato creato un apposito salto ad hoc completamente in neve. L'atleta ha effettuato un lancio che consiste nel fare una capriola all'indietro con la carrozzina, per cui è stata necessaria una rampa molto alta dalla quale partire a piena velocità.

"Ho dovuto attraversare il tempo del dolore e lottare in famiglia perché la mia passione per il freestyle in carrozzina fosse compresa - racconta Ilaria - I miei genitori non mi hanno mai sostenuto. Non ne faccio loro una colpa. Hanno già sofferto tanto e sognavano una vita più rassicurante per me, meno avventurosa e al riparo da tutto".

"Nella mia vita c'è un prima e un dopo - continua - Ho sempre sognato di diventare una skater, ma non pensavo fosse possibile a causa della mia disabilità. A 14 anni ho visto su internet il video di un ragazzo che frequentava uno skatepark in carrozzina e mi sono innamorata di questo sport. Qualche anno dopo mi sono trasferita in Germania e lì ho iniziato ad allenarmi con i rider tedeschi. Quando sono tornata in Italia ho continuato a lavorare sodo e oggi sono la prima atleta italiana di Wheelchair motocross".

L'atleta dedica il suo salto della morte "a tutte le persone che hanno pensato di non farcela e poi, magicamente, hanno stretto i pugni e hanno raggiunto il loro sogno". "La vita ricompensa: basta saper aspettare", conclude Ilaria.

"Ilaria mette anima e cuore in quello che fa e dimostra ogni volta che volere è potere, il successo di oggi dev'essere un esempio per tutti noi, per migliorarci e non smettere mai di credere che il mondo può diventare un posto migliore per tutti e non per pochi", ha dichiarato l'allenatore Vanni Oddera, campione mondiale di Freestyle Motocross.