"Controlli giusti se tutti alla pari"
Il mondo del ciclismo è costantemente attraversato dalla bufera doping, una piaga difficile da debellare. Francesco Moser, grande campione del passato, propone una soluzione choc: liberalizzare l'uso di sostanze dopanti. "Se riusciamo a trovare un modo per mettere tutti sullo stesso piano - ha detto - è bene fare i controlli, altrimenti forse per il professionismo, allora la soluzione potrebbe essere quella".
Dichiarazioni choc che faranno discutere. Eccome. La ricetta contro il doping di Francesco Moser è semplice: se non è possibile sconfiggerlo (e i recenti casi, dall'Operacion Puerto a Floyd Landis, dicono che la battaglia è veramente ardua), dribbliamo l'ostacolo liberalizzandolo. Come dire: "Volete pregiudicare la vostra salute? Fate pure". "Se riusciamo a trovare un modo per mettere tutti sullo stesso piano - ha detto l'ex recordman dell'ora ai microfoni Rai - è bene fare i controlli, altrimenti forse per il professionismo, se non si riesce a garantire un'eguaglianza, allora la soluzione potrebbe essere quella. Anche se si lasciasse libero, sarà meglio comunque che i corridori si diano una regolata". Il giornalista gli faceva notare che "il pericolo è però per i giovani". "Nel nostro mondo di pericoli ce ne sono tantissimi" ha risposto il campione del mondo su strada del 1977.