Alla fine del derby le lacrime di Sensi
Con la vittoria nel derby la Roma ha raggiunto l'undicesima vittoria consecutiva in campionato cosa mai successa a nessuna squadra italiana. I giallorossi hanno voluto rendere omaggio al capitano Francesco Totti che ha seguito la gara a bordo campo indossando la sua maglia: Spalletti, Conti e tutto lo staff compresi. "Siamo nella storia" il coro unanime dei giocatori e alla fine anche le lacrime di Franco Sensi.
Al triplice fischio finale inizia la festa come fosse stato conquistato lo scudetto o una coppa, invece trattasi esclusivamente (e non è poco) di un derby, non uno qualsiasi, però, questo è da leggenda perchè permette alla Roma di inanellare l'undicesima vittoria consecutiva, in campionato, cosa mai riuscita a nessuna squadra italiana, nè alla grande Juventus del "quinquennio", nè al Milan del Gre-No-Li, nè tantomeno al Bologna di Bernardini campione d'Italia 1963/64. Ed allora ecco che si capisce la portata dell'impresa, tanto più se si considera il fatto che i giallorossi erano privi del loro uomo guida, capitano di tante battaglie, Francesco Totti, costretto a soffrire e poi a gioire a margine della gara, portato in processione sotto la sud al termine del derby, cose mai viste, possibili solo nella passionale Roma.
I compagni di squadra gli avevano promesso di vincere, avevano detto che sarebbero scesi undici capitani in campo, così è stato di fatto, anche se alla fine i capitani che si contavano sul campo a festeggiare erano certamente più di undici. Tutti, ma proprio tutti hanno indossato la maglia di Francesco, da Luciano Spalletti, mai visto così euforico, a Bruno Conti, passando per tutto lo staff. E lì è iniziata la festa. "Siamo nella storia, anzi la storia siamo noi e tutto il resto non conta - ha detto Totti al termine della gara - Questi ragazzi sono stati stupendi". Dal campo alla tribuna per rendere omaggio al presidente Franco Sensi che ha sofferto in silenzio ed alla fine, con la voce rotta dal pianto, si è lasciato sfuggire un commosso "E' bellissimo". E lo stesso Luciano Spalletti, sempre composto in ogni sua manifestazione di entusiasmo, questa volta si è lasciato andare e per un attimo è tornato giocatore: "Meglio di così non poteva andare - ha dichiarato con ancora indosso la maglia giallorossa - La forza di questa squadra è il gruppo". Un tripudio finale passato attraverso la sofferenza della partita, alleviata dal gol di Taddei e scomparsa con la marcatura di Aquilani per un derby da leggenda: la Roma entra nel mito, Totti è più tranquillo, può contare su compagni stupendi, lo dimostra l'affetto e l'attaccamento alla maglia, la sbornia del derby passerà, ma domani è un altro giorno e la Roma non vuole fermarsi.