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Arrivano gli arbitri con auricolare

Primi esperimenti in gare di Coppa Uefa

15 Feb 2006 - 11:40

Non è ancora la moviola in campo, ma si tratta di un notevole contributo alla modernizzazione dei fischietti. Toccherà a due arbitri italiani sperimentare le nuove tecnologie della comunicazione per la prima volta a livello europeo, in Coppa Uefa. Gianluca Paparesta in Lilla-Shaktar, e Roberto Rosetti in Schalke 04-Espanyol utilizzeranno infatti un sistema di auricolari e microfono per parlare con assistenti e quarto uomo.

La rivoluzione sta per cominciare. Non sarà una svolta immediata, ma un piccolo passo avanti verso l'utilizzo della tecnologia applicata al calcio. Certo non si tratta ancora della tanto richiesta moviola in campo, ma pur sempre di un sistema al passo coi tempi, un ausilio tecnologico che permetterà agli arbitri di godere di un importante contributo in caso di scelte "difficili".
Mercoledì sera, in occasione dei sedicesimi di Coppa Uefa, in quattro partite partirà l'esperimento dell'arbitro con l'auricolare. In pratica, il direttore di gara sarà costantemente in contatto audio con gli assistenti ed il quarto uomo tramite un auricolare all'orecchio e un microfono senza fili aderente alla guancia. Per l'arbitro auricolare e microfono saranno sempre attivi, mentre per gli altri il tutto sarà attivabile a comando, azionando un pulsante ogni volta che il direttore di gara chiederà chiarimenti.
Il sistema, dopo la sperimentazione di mercoledì sera, sarà esteso a molte più partite di Uefa e ad alcune di Champions League, per diventare totalmente operativo dalla stagione 2006/07 e all'Europeo del 2008. Da ricordare che il medesimo sistema è già operativo in Francia e in Scozia.

Fra gli arbitri che sperimenteranno il nuovo sistema ci saranno gli italiani Gianluca Paparesta, che dirigerà Lilla-Shakhtar Donetsk, e Roberto Rosetti, fischietto in Schalke-Espanyol. Le altre gare sotto esame saranno Basilea-Monaco e Thun-Amburgo.
Non si tratta ancora della moviola in campo, ma il fatto che il quarto uomo sia in contatto in tempo reale con l'arbitro, avendo davanti una televisione con la possibilità di visionare i replay delle immagini, lascia aperto qualche spiraglio, anche se dalla Uefa fanno sapere categoricamente che le tv non verranno usate. 

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