Il Pibe avrebbe provocato ferite lievi
Ancora guai con la legge per Diego Maradona. L'ex "Pibe de Oro" è stato formalmente incriminato per il reato di "ferite lievi", nell'ambito della causa intentatogli da due cittadini dopo che il suo fuoristrada ha sbattuto la scorsa settimana contro una cabina telefonica a Buenos Aires. I due hanno negato quanto sostenuto da Maradona, cioè che alla guida ci fosse un'altra persone. Il Pibe non rischia comunque il carcere.
L'incidente in questione risale allo scorso nove febbraio. L'ex calciatore, mentre rientrava all'alba da una festa a casa dell'amico Alejandro Mancuso, è finito contro una cabina telefonica. Il "Pibe de Oro" non ha riportato ferite, come anche gli altri due amici a bordo. Feriti invece due passanti, che si trovavano nelle vicinanze e che sono stati colpiti da alcune schegge di vetro. "La macchina è passata col rosso e non si sono fermati per i soccorsi", hanno dichiarato. Proprio i due passanti hanno denunciato l'ex campione, affermando inoltre che al volante c'era Maradona e non un accompagnatore, come invece ha dichiarato il "Pibe". Maradona, comunque, non si sarebbe nemmeno fermato per assicurarsi delle condizioni dei due malcapitati e, chiamato un taxi poiché la vettura non ripartiva, si sarebbe poi trasferito all'ospedale per sottoporsi agli accertamenti di rito.
Il giudice per le indagini preliminari, Alejandro Litvak, ha accolto la richiesta dei due passanti e ha rinviato a giudizio Maradona. Che però, in linea di principio, non rischia comunque di finire in carcere.