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Inzaghi meglio di Toni e Trezeguet

Segna un gol ogni 97 minuti effettivi

13 Feb 2006 - 11:58

Se Pippo Inzaghi è stato decisivo per la vittoria del Milan sulla Reggina, i numeri testimoniano come la sua efficacia come uomo-gol sia superiore a quella di qualunque altro giocatore. "Superpippo", utilizzato a singhiozzo da Ancelotti in questo campionato, ha infatti segnato 7 gol in 677 minuti, uno ogni 97. Meglio anche di Trezeguet (uno ogni 98), Toni (uno ogni 106) e del compagno Shevchenko (uno ogni 120).

Forse, dopo aver dato un'occhiata ai numeri, Carlo Ancelotti deciderà di schierarlo un po' di più, magari anche e soprattutto nei prossimi cruciali appuntamenti di Champions League. E magari, le stesse cifre convinceranno Marcello Lippi a trovargli un posto tra i 23 per Germania 2006. Sta di fatto che nessun giocatore del campionato italiano, in questa stagione, segna con la stessa frequenza dell'attaccante rossonero. Toni e Trezeguet hanno segnato rispettivamente 22 e 18 gol, ma hanno avuto a disposizione rispettivamente 2343 e 1770 minuti. Inzaghi i suoi 7 li ha realizzati in soli 677 minuti, molto meglio dei suoi compagni Shevchenko (quarto in classifica, 14 gol in 1670 minuti, uno ogni 119) e Gilardino (ottavo con 14 reti in 1864 minuti, uno ogni 133). Anche due giocatori come Alex Del Piero (decimo con 8 gol in 1087 minuti, uno ogni 135) e Francesco Totti (undicesimo con 15 gol in 2057 minuti, uno ogni 137), particolarmente in forma nelle ultime uscite, guardano "SuperPippo" dal basso all'alto.

Inevitabile dunque per Inzaghi, ora che il suo calvario sembra finalmente terminato, tornare a fare sogni azzurri: "La maglia del Milan è già mia - ha detto l'attaccante dopo la gara con la Reggina - ora ne sogno un'altra. Ci spero, perchè Lippi mi conosce e sa quello che posso dare. Ma in Italia ci sono tanti grandi attaccanti... Sono felice, molto molto contento. L'importante è farsi trovare pronto. Devo ringraziare anche tutti i miei compagni, ognuno di loro ha cercato di farmi segnare, mi hanno messo in condizione. Quando il Milan gioca così, esalta i propri attaccanti".

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