Torino, terzo nella 30 km inseguimento
Dallo sci di fondo arriva la seconda medaglia azzurra ai Giochi di Torino. Al termine di una gara entusiasmante e combattuta fino agli ultimi metri, Pietro Piller Cottrer ha conquistato il bronzo nella 30 km ad inseguimento, superato solo in volata dal russo Eugeni Dementiev, medaglia d'oro, e dal norvegese Frode Estil, medaglia d'argento. Quarto un altro azzurro, Giorgio Di Centa. Sedicesimo Fabio Santus.
Un grande risultato, ma allo stesso tempo un po' di amarezza perchè dall'andamento della gara si è sperato a lungo che la medaglia potesse essere di un metallo più pregiato. Piller Cottrer è rimasto infatti tra i primi per tutti i 30 km, e al pit stop tra le due frazioni (la prima a tecnica classica, la seconda a tecnica libera) con cambio degli sci ha ottenuto il tempo più basso (27"1). Solo nel finale, dopo l'impegnativa salita piazzata a pochi km dal traguardo, lo spunto del russo Eugeni Dementiev (1h17'00"8 il suo tempo finale) ha bruciato tutti, compreso Piller Cottrer e l'altro azzurro Giorgio Di Centa, anch'egli tra i primissimi per buona parte della gara. Al secondo posto si è piazzato, a sei decimi dal vincitore, il norvegese Estil, mentre l'azzurro è arrivato a nove decimi dal primo e ha preceduto di un secondo e mezzo Di Centa, quarto.
Per Piller-Cottrer, 32enne residente a Sappada (Belluno), si tratta della prima medaglia olimpica, ottenuta nella terza apparizione in un'edizione dei Giochi Invernali: a Nagano '98 si piazzò 160° nella 50 km, mentre a Salt Lake City 2002 fu quarto nella 30 km in linea e sesto nella 2x10 km ad inseguimento. Nei primi 20 classificati ci sono altri due italiani. Si tratta di Fabio Santus, sedicesimo, e Valerio Checchi, diciannovesimo. Piller Cottrer aggiunge questo bronzo olimpico al titolo mondiale conquistato lo scorso anno ad Oberstdorf nella specialità dei 15 chilometri, ai 13 podi di Coppa del Mondo e ai 3 titoli nazionali conquistati nel 2000, 2002 e 2003.
"Prima della gara avrei messo la firma per qualsiasi tipo di medaglia - commenta a caldo Piller Cottrer - Sono stato bravo perchè fino agli ultimi 100 metri c'ero, ma lo sapete che lo sprint è il mio handicap. Il russo mi ha passato come un treno, poi il norvegese, poi quando ho visto che non c'era nessun altro ho capito che il bronzo non poteva sfuggirmi".
Sull'ottimo quarto posto di Giorgio Di Centa aggiunge: "Quando ho visto come andava ho pensato 'questa volta è la sua grande giornata, poi quando l'ho raggiunto nel sottopasso mi son detto 'è il nostro gran giorno'". Poi, però, è finita diversamente. Piller Cottrer ringrazia tutti i componenti il team azzurro. "Grazie a tutti i tecnici che ci hanno seguito, nessuno escluso". Un bronzo che è un inizio promettente per Pietro in queste Olimpiadi di Torino: "E' quello che ho sempre sognato. Un risultato raggiunto ad un certo punto di maturazione, a 31 anni - dice - Come ho detto lo scorso hanno a Oberstdorf, vinta la prima l'appetito vien mangiando...".