"Blatter non ci vuole a Euro 2008"
La maxi squalifica (sei giornate su neutro a porte chiuse) comminata dalla Fifa per gli incidenti con la Svizzera nelle qualificazioni mondiali ha scatenato l'ira della Turchia. "Lo sport non c'entra niente - ha tuonato il ministro dello sport Mehmet Ali Sahin - Si tratta di una inaccettabile decisione politica". "E' chiaro che non ci vuoi a Euro 2008 - è scritto in una lettera aperta a Blatter - ma noi ci saremo lo stesso".
"Un tonfo della civiltà", "E che c'entrano gli spettatori?": è furibonda la stampa turca il giorno dopo la squalifica inflitta dalla Fifa in relazione agli incidenti con la Svizzera nelle scorse qualificazioni mondiali. Per i media della mezzaluna si tratta di una decisione che sconfina con la politica. Sei giornate a porte chiuse e a campo neutro hanno sanzionato la Turchia, cosa che equivale a far giocare all'estero la nazionale di Ankara le qualificazioni ai prossimi campionati europei contro Norvegia, Grecia, Bosnia, Ungheria, Moldova e Malta.
"E' una diretta conseguenza della politica ostile europea nei nostri confronti", ha scritto il quotidiano Yeni Safak, vicino alle posizioni islamiche. Sul Sabah è stata pubblicata una lettera aperta a Blatter, presidente Fifa: "E' chiaro che non ci vuoi ai prossimi Europei 2008 in Svizzera - è scritto - ma noi ci saremo lo stesso". "E' una decisione inaccettabile: lo sport non c'entra niente si tratta di una decisione politica", ha tuonato il ministro dello sport turco Mehmet Ali Sahin, senza citare le tensioni di questi giorni culminate con l'assassinio del sacerdote italiano. Le autorità turche hanno intanto preannunciato ricorso al TAS di Losanna