Era interdetto da cariche societarie
Flaviano Tonellotto ha rassegnato le proprie dimissioni da presidente della Triestina. "Tale decisione - viene spiegato in un comunicato ufficiale - consegue a motivi di carattere strettamente personale e professionale anche al fine di tutelare la Triestina calcio ed i suoi tifosi". A Tonellotto è stato notificato un avviso di garanzia, perchè era stato interdetto, nel maggio scorso, da cariche societarie.
Sinora aveva fatto parlare di se, almeno nel mondo del calcio, per alcuni provvedimenti apparsi stravaganti ai più (la dietamacrobiotica ai calciatori, i due esoneri e la pretesa di partecipare alla stesura della formazione), questa volta, però il vulcanico (ormai ex) numero uno della società alabardata è al centro di un problema giudiziario.
"Tale decisione - spiega in un comunicato la società - consegue a motivi di carattere strettamente personale e professionale anche al fine di tutelare la Triestina calcio ed i suoi tifosi. In tale contesto tuttavia non si allenta da parte dell'architetto Flaviano Tonellotto il legame societario ed affettivo con il sodalizio rossoalabardato rispettando tutti gli impegni finanziari e programmatici in essere".
Tonellotto non avrebbe poturo acquisire la Triestina. L'imprenditore milanese, nel maggio scorso, era stato interdetto da qualsiasi carica societaria. L'indagine, condotta dalla squadra Mobile di Trieste, è stata avviata in seguito a una condanna definitiva per bancarotta fraudolenta, emessa in relazione al fallimento di una società milanese. Nella sentenza, oltre alla pena di due anni e due mesi di reclusione, che è stata sospesa con la condizionale, era stata emessa la pena accessoria dell'interdizione di Tonellotto da qualsiasi carica societaria. Da qui è arrivato l'avviso di garanzia, consegnato nella serata di mercoledì, e le dimissioni da numero uno della società alabardata.