Scelta dettata da motivi economici
La decisione di spostare la serie B al sabato pomeriggio, decisa mercoledì dall'Assemblea straordinaria dei presidenti della serie cadetta, fa già discutere. La scelta è stata dettata da meri interessi economici (Preziosi: "Manca solo la firma per un accordo con Sky"), ma a rimetterci sono i tifosi. "E' una presa in giro per i nostri tifosi" ha detto Pastorello del Verona. Gli fa eco Lugaresi (Cesena): "Non si cambiano le regole in corso".
L'idea di non accavallare serie A e B (dal 6 novembre al 26 marzo) può sicuramente portare dei vantaggi in termini di visibilità e di introiti tv alla serie cadetta, ma non tiene assolutamente conto dei tifosi, che hanno sottoscritto un abbonamento pensando di vedere le gare della loro squadra del cuore agli orari fissati prima dell'inizio del campionato. Inoltre, visto che i tempi sono cambiati, tanta gente lavora di sabato e, in questo modo, vede preclusa la possibilità di seguire la propria squadra del cuore. La scelta, come detto, è legata a motivi strettamente economici: l'imminente accordo con Sky porterà denaro fresco nelle casse della serie cadetta ed esiste una promessa della Rai per un "90° minuto" e un "Tutto il calcio minuto per minuto" dedicato esclusivamente alla B. L'esperimento è strettamente legato all'audience.
La decisione ha spaccato quasi in due la serie B, tra chi ha pensato ai benefici economici (e ha votato sì) e chi ha voluto pensare ai propri tifosi, prediligendo il no. E' il caso del Verona. "E' una presa in giro per i nostri tifosi - ha detto il presidente Pastorello - ma la maggioranza ha vinto e ora vedremo cosa succederà". E anche del Torino. "In linea teorica l'idea di giocare il sabato pomeriggio ci piace - ha spiegato Romero - ma questa è una decisione che andava presa a inizio campionato, non sulla pelle degli abbonati". Nettamente contrario anche il Cesena. "E' una forma di rispetto per i nostri abbonati - ha detto Giorgio Lugaresi - ma pure una questione di principio: non si cambiano le regole in corsa".
Lo spostamento non piace neanche ai tifosi del Catanzaro, che si dicono pronti ad aderire "a tutte le iniziative che, a livello nazionale, vedono decine di tifoserie contrarie a questa ennesima 'picconata' al gioco del calcio ed alla sua credibilita"' mettendo a disposizione gratuitamente, nel frattempo, il proprio ufficio legale "per iniziative comuni contro questo 'calcio moderno' che tanti danni sta provocando al gioco piu' bello e popolare del nostro Paese".
Chi invece è favorevole è Amilcare Berti, numero 1 della Triestina. "La B guadagna uno spazio importante a livello visivo. E se crescono gli ascolti anche Sky capirà che converrà darci di più". La società giuliana ha annunciato che rimborserà i biglietti ai tifosi abbonati che a causa dello spostamento non riusciranno ad assistere alle gare.