"Non considerate alcune variabili"
L'avvocato Chiappero, difensore della Juve, risponde così alla teoria dell'ematologo che non ha escluso l'utilizzo di Epo da parte dei giocatori bianconeri: "D'Onofrio non ha tenuto conto di tutti i giocatori della rosa e di variabili come il cambiamento di sistemi di allenamento che si sono avuti nel corso degli anni". Anche il capo dello staff medico Riccardo Agricola ha assolutamente negato l'uso di epo o di altre sostanze dopanti.
L'avvocato Chiappero ha poi proseguito: "Abbiamo avuto ragione su una serie di aspetti essenziali. Ci muovono nuove contestazioni? Le rintuzzeremo come tutte le altre. Non ci spaventano". La tesi di Guariniello e colleghi, sempre respinta dalla Juventus, era che tra i bianconeri (gli imputati sono Riccardo Agricola e Antonio Giraudo, capo dello staff medico e amministratore delegato) venisse praticata una sorta di doping mascherato attraverso l'uso di farmaci senza finalità curative, ma il giudice Casalbore aveva dovuto disporre la superperizia in quanto i consulenti di accusa e difesa non erano d' accordo su nulla.
Il primo a intervenire è stato l' ematologo Giuseppe D'Onofrio, il quale, basandosi sui valori di emoglobina nel sangue dei giocatori, ha concluso che "non tutte le variazioni possono essere fisiologiche, o compatibili con l'attività agonistica". In almeno due casi (Conte e Tacchinardi) il balzo in avanti dell'emoglobina è così forte "da far pensare a una massiccia stimolazione dell' eritropoiesi (una conseguenza dell'uso dell' Epo ndr) o a una terapia con trasfusioni che però non è indicata nelle cartelle cliniche". Agricola ha replicato: "Conte e Tacchinardi erano fermi per infortunio e malattia. Perche' dovevamo dargli l' Epo?". D' Onofrio ha insistito, dicendo che anche in altri giocatori la quantità di emoglobina lascia pensare a stimolazione dell'eritropoiesi. "Ci abbiamo messo sei anni - ha risposto Chiappero - a cercare di far capire che l'ematocrito non era un parametro valido, e ora ci parlano di emoglobina. Ma i valori sono sempre entro i limiti".