Rischia fino a quattro giornate
E' attesa in mattinata la decisione dell'Uefa sull'ormai celebre sputo di Francesco Totti addosso al danese Poulsen. Il romanista, accompagnato dagli avvocati della Figc, sarà sentito dalla commissione disciplinare dell'Uefa. Totti chiederà scusa, ammetterà di avere sbagliato e sosterrà di non aver colpito il danese con lo sputo. La Uefa ha richiesto quattro giornate di stop, ma il clan italiano spera in una squalifica di minore entità.
"Chiedo scusa per lo sputo a Poulsen, in quel momento ho perso la testa: ma ero stato provocato da falli continui, l'ultimo un'istante prima del mio gesto, oltre che dalla gomitata del danese. In più si e' trattato solo di un istante, lo dimostra il fatto che il mio avversario non ha protestato con l'arbitro Mejuto". Questa la linea difensiva con cui Francesco Totti cercherà di evitare la mano pesante dell'Uefa nel procedimento a suo carico per lo sputo al danese Poulsen. La linea è stata concordata dopo un lungo pomeriggio passato al telefono con gli avvocati italiani, con il pool messo a disposizione del romanista dalla Figc, di cui fa parte anche Giulia Bongiorno, l'avvocato che ha sostenuto la difesa di Giulio Andreotti nel processo di mafia a Palermo. Nell'allenamento delle 17.30 allo stadio Do Restelo Totti è apparso a terra: sempre dietro ai sui compagni negli scatti, il volto scurissimo, neanche le parole del capitano Cannavaro e le battute di Antonio Cassano sono riuscite a farlo sorridere.
In serata è partito il fax di memoria difensiva per il Portogallo, in tutto due pagine. Dopo le dichiarazioni di Poulsen davanti alla commissione ("mi ha sputato almeno tre volte", ha detto il danese), la Uefa ha chiesto quattro giornate. L'obiettivo del clan azzurro è ammettere la colpa e ridurne al massimo l'effetto. Tre giornate, da ridurre a due in appello, domenica. Questa l'ottimistica previsione. Alle parole del giocatore, stamane all'Hotel Meridien di fronte allo spagnolo Joseph Louis Vilaseca e agli altri sei membri della commissione (l'austriaco Partl, lo svizzero Autenen, l'irlandese Bowen, l'ungherese Berzi, lo scozzese Taylor, il tedesco Koch; l'italiano Laudi uscirà al momento del processo), faranno eco Gallavotti e Buongiorno: chiederanno di vedere altre parti del filmato, sottolineeranno come subito prima del minuto 3'16" del secondo tempo Poulsen aveva fatto fallo sul giocatore italiano, proveranno a sostenere che la gomitata del danese era sulla schiena e dunque provocatoria. E poi chiederanno: perchè Poulsen non si è asciugato lo sputo, come mostrano le immagini tv? Evidentemente non è stato raggiunto. Perchè non ha protestato con l'arbitro? E perchè dei tre sputi in tutto si è ricordato solo ora? E perchè la federazione danese ha pensato al ricorso solo ora, se il gesto di Totti era stato così evidente da essere ripetuto?
I giudici terranno conto soprattutto della volontarietà del gesto, ritenuto "gravemente antisportivo". Totti ha il precedente delle tre giornate per la rissa al termine di Roma-Galatasaray, a marzo 2002. Anche per questo la Figc cerca qualsiasi appiglio, per ridurre l'effetto della sicura squalifica. Sembra addirittura che per un paio di ore la Figc abbia pensato di richiamare a casa il romanista, senza aspettare la sentenza Uefa, per poi cambiare idea: comunque sia, con quattro giornate di stop e cinque partite da giocare nella più ottimistica eventualità, sarebbe dura aspettarsi un rientro in squadra del numero 10.