Los Angeles è ad un passo dal ko
Molti l'avevano definita la squadra più forte mai assemblata. Con l'arrivo la scorsa estate di Payton e Malone, che con Bryant e O'Neal avevano formato un quartetto di stelle senza precedenti, si pensava che i Lakers non avrebbero avuto problemi a conquistare il quarto titolo in cinque anni. Invece, ora la squadra di Los Angeles si trova ad un passo dal baratro, in svantaggio 1-3 contro i Pistons, e all'interno del club è scoppiata l'ennesima bufera.
Quello tra Kobe e Shaq è stato un rapporto conflittuale fin dal primo giorno in cui i due si sono trovati insieme in maglia gialloviola. Dotati entrambi di grande talento, ma anche di una personalità non adatta a fare da secondo, il binomio tra i due grandi campioni ha iniziato a funzionare solo quando ai Lakers è arrivato il coach Phil Jackson, il "maestro zen", all'inizio della stagione 2000. Da quel punto sono arrivati tre titoli consecutivi, ma le polemiche interne non si sono mai placate, riesplodendo periodicamente.
In questa stagione, sulla carta, problemi non avrebbero dovuto essercene. L'arrivo di Payton e Malone avrebbe dovuto trasformare Los Angeles in un "dream team" in grado di spazzare via tutti gli avversari. Invece, imbrigliati dalla asfissiante difesa dei Pistons, i Lakers ora si trovano ad un passo dal ko, e se non fosse stato per un miracolo di Bryant in gara due sarebbero già a casa. Inutile dire che tutto ciò ha fatto per l'ennesima volta riesplodere la polemica interna: le telecamere hanno ripreso più volte le urla di un O'Neal infuriato, dirette a Bryant durante i time-out di gara 4, e anche nelle dichiarazioni alla stampa i due hanno fatto chiaramente capire di vedere le cose in modo opposto. "Ci basiamo troppo sui tiri da fuori", ripete Shaq, unico ad aver tenuto un'alta media di punti anche contro la difesa dei Pistons. "Dobbiamo vincere, e basta", sostiene Bryant, che spesso visibilmente ignora O'Neal anche quando questo è ben appostato sotto canestro, cercando di costruire da solo l'azione offensiva.
Un disastro, insomma. Il vero e proprio sfaldarsi di una dinastia davanti ai nostri occhi. E alla fine di "questi" Lakers potrebbe mancare davvero poco, visto che Bryant ha già annunciato di voler testare il mercato a fine anno, sfruttando la clausola d'uscita prevista dal suo contratto. L'accordo che lega O'Neal ai californiani, invece, dura ancora una stagione, ma non è detto che (viste anche le condizioni fisiche non perfette del centro) i Lakers decidano di cedere Shaq, trattenere Kobe ed affidare a lui la squadra. Staremo a vedere. Intanto, stanotte è in programma gara 5. L'ultima possiiblità di salvare la dinastia dal crollo totale.