disastrosi lontani da S.Siro

Inter, il mal di trasferta può compromettere questa stagione e la prossima

Se non arriverà il terzo posto via Stramaccioni e niente soldi per il mercato

08 Mar 2013 - 20:01
 © SportMediaset

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"Taxi for Inter" cantavano beffardi ieri sera i tifosi del Tottenham richiamando alla mente il famoso "Taxi for Maicon" di ventotto mesi fa. A White Hart Lane un'altra umiliazione in trasferta per i nerazzurri, che solo tre settimane fa si sentivano cantare dai tifosi della Fiorentina "Il pallone è quello giallo". Quando si allontana da San Siro, la squadra di Stramaccioni si dissolve e i numeri lo dimostrano.

Dopo lo Juventus Stadium il buio La magica notte del 3 novembre, quando Milito e compagni diedero una lezione di calcio alla Juve nel proprio stadio, aveva illuso i tifosi nerazzurri che, a un solo punto di distanza dai bianconeri e con 13 lunghezze di vantaggio sul Milan, sognavano una stagione tronfale. Dopo Torino, però, la banda di Stramaccioni è crollata: nelle successive otto trasferte di campionato ha raccolto solo 4 punti sui 24 disponibili, ha subito 18 gol segnandone 8, è stata superata dal Milan ed è crollata a 12 lunghezze dalla Juve.

La Strama-gestione L'Inter vittoriosa allo Juventus Stadium sembrava aver trovato la quadratura del cerchio: difesa a tre, centrocampo esperto e muscolare e tridente delle meraviglie Cassano-Milito-Palacio. Dopo quella magica notte, però, qualcosa si è inceppato. Molte delle figuracce rimediate nel proseguio della stagione nascono da errori di impostazione dell'allenatore: il più evidente riguarda i continui cambi di modulo. Stramaccioni mischia le carte continuamente e propone spartiti che i suoi interpreti faticano a seguire, invece di imporre il proprio gioco, si adatta al modulo degli avversari e spesso è poi costretto a cambiare in corsa. A volte può andar bene (Milan, Catania), ma non puoi pensare di regalare sempre un tempo agli avversari.

La rosa L'infortunio di Milito inoltre ha pesato come un macigno sulla stagione dei narazzurri, cha nel mercato di gennaio non sono stati in grado di sostituire il Principe. Molti uomini della rosa, poi, sono in discussione. Da Pereira ad Alvarez, passando per Jonathan e Silvestre, sono parecchi gli innesti ad aver deluso e dal mercato di gennaio non sono arrivati i rinforzi necessari. I punti fermi dell'Inter che verrà, senatori a parte, sono Handanovic, Ranocchia, Juan, Guarin e Palacio, più Kovacic, che è un investimento per il futuro di sicuro valore. Per gli altri, le sorti sono legate al finale di stagione.

Gli obiettivi Il 3-0 di ieri sera chiude praticamente la stagione europea dei nerazzurri alla prima vera sfida di prestigio. Ora la Strama-band, stordita dalla "scoppola" londinese, deve rituffarsi sulle cose di casa nostra. La Coppa Italia è l'obiettivo più vicino, ma la sconfitta di Roma per 2-1 all'andata non può lasciare tranquilli. Il terzo posto in campionato è l'obiettivo dichiarato, ma non per questo meno difficile. La Lazio che corre in Europa, in Italia ha rallentato, ma la remuntada del Milan complica maledettamente i piani dei narazzurri. Nelle prossime 11 gare ci saranno 5 trasferte, tra cui quella di Napoli, e 6 match casalinghi, tra cui Juve e Lazio. Il futuro di Stramaccioni e del mercato estivo nerazzurro è legato a doppio filo al raggiungimento del piazzamento Champions, ma per arrivare terzi bisognerà invertire il disastroso trend lontano dal Meazza.

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