Calcioscommesse, lo zingaro Gegic collabora
Presto sapremo chi è Mister X
Gegic collaborativo, Gegic che ha raccontato solo di essere uno scommettitore, un traduttore, uno che cercava informazioni sicure su una Serie A già in vendita. L'avvocato difensore dello "zingaro" costituitosi all'autorità italiana dopo una lunga latitanza ha parlato di colloquio di massima con il gip Salvini rimandando gli approfondimenti veri e propri agli interrogatori con il Pm Di Martino, ma in realtà l'ex giocatore del Chiasso avrebbe già parlato di vicende che possono cominciare a cambiare lo scenario della complessa inchiesta sul calcioscommesse, vicende che possono davvero indirizzare verso una terza e bollente sessione del caso.
Gegic avrebbe confermato la "combine" di almeno 10 partite e, oltre all'ormai conclamato "mister X" grande regista dei "biscotti" nelle massime serie nazionali, avrebbe raccontato degli incontri avvenuti perlopiù lungo le autostrade con diversi calciatori attori delle partite truccate. Rendez-vous che, secondo Gegic, erano organizzati perché i giocatori vendessero agli "zingari" e a diverse altre organizzazioni di scommettitori le dritte sulle combines. Gegic, secondo le indiscrezioni, avrebbe riconosciuto dalle foto che gli sono state mostrate un buon numero di calciatori. Uno dei fronti principali del nuovo ramo partorito dalle rivelazioni dell'ex-calciatore, tuttavia, sarà l'identificazione proprio di "mister X", che a questo punto, vista la collaborazione palesata da Gegic, non dovrebbe essere né impossibile, né caratterizzata da tempi biblici. Orecchie e occhi, dunque, a Cremona, che torna capitale - suo malgrado - di un calcio indesiderato.