FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Mancini e Baraldi nel Cda Lazio

Cragnotti si è dimesso dalla Cirio

Come ampiamente preannunciato nei giorni scorsi, il tecnico dei biancocelesti, Roberto Mancini, e l'ex direttore generale del Parma, Luca Baraldi, sono stati cooptati nel Cda della Lazio nell'ambito della riunione che si è conclusa da poco nella sede della Cirio.

Mancini assumerà, primo in Italia, l'inedito ruolo di manager-allenatore. Baraldi sarà amministratore delegato. Sergio Cragnotti si è intanto dimesso dalla presidenza della Cirio.

Con la nomina di oggi, Mancini diventa così il primo allenatore italiano a sedersi nel "board" di una società di serie A. Il Consiglio di amministrazione della società biancoceleste ha cooptato, insieme al tecnico, anche Roberto Colavolpe, Roberto Pessi e, appunto, Luca Baraldi, che ricoprirà la carica di amministratore delegato della società.

Se Mancini si può considerare la nuova e più felice notizia, le note dolenti arrivano, come annunciato, dalle dimissioni di Sergio Cragnotti anche dal gruppo Cirio. Il patron biancoceleste ha ceduto alle pressioni delle banche creditrici guidate da Capitalia e ha lasciato sia la carica di amministratore delegato che quella di presidente, riservandosi solo di poter rimanere nel Cda della Cirio. Gli istituti di credito hanno concesso in cambio un nuovo finanziamento da 20 milioni di euro, che ha immediatamente avuto un riscontro positivo anche in BorsaE Cragnotti? All'ex patron biancoceleste verrà corrisposto un "compenso di 500 mila euro per il contributo professionale prestato nel periodo corrente dal primo luglio 2002 alla data odierna". Così recita il verbale di delibera del consiglio d'amministrazione della Lazio del 3 gennaio scorso, quello che era terminato con le dimissioni del patron biancoceleste e dei figli. "La mia uscita di scena - ha detto Cragnotti - è stata un atto dovuto per ridare ritmo produttivo a tutto il gruppo. In questo momento, se devo essere sincero, sono i miei sentimenti che soffrono di più, ma quello che ho fatto qualche giorno fa è stato solo per salvare e dare continuità a questa società, cioè la Lazio. Non solo. Non ho mai voluto mettere i miei interessi e i miei problemi prima della società, anche perchè le mie dimissioni, e mi fa piacere ribadirlo, sono state un atto dovuto. E credo proprio di lasciare la Lazio in buone mani". Il pensiero va con un po' di emozione agli anni trascorsi al timone della Lazio: "Nella vita i cicli finiscono - ha spiegato - e il mio è durato undici anni. E sono stati fantastici. Un compleanno amaro? Diciamo che sono felice perchè vado via in un momento così bello per la Lazio, visto che in campionato e nelle coppe tutto sta andando molto bene. Un futuro nel calcio? Non credo proprio, sarò sempre tifoso della Lazio, ma l'avventura è davvero finita". L'ex presidente ha anche parole d'elogio per Roberto Mancini, la più grande novità di questo Cda: "Sono contento, anche perchè tutto questo l'ho inventato io per primo. Tutti sanno che qualche anno fa Roberto lo volevo fare direttore generale, venne addirittura con noi in più di una circostanza a trattare dei giocatori (l'operazione Anelka). A lui, come del resto agli altri, non posso che fare i miei complimenti e soprattutto i miei più cari auguri".

"Con la mia presidenza si e' vinto tanto - ricorda Cragnotti stilando un suo bilancio - Ora spero che la societa' la prenda qualcuno che la mantenga ad alti livelli, ma su questo non ho alcun dubbio. Tanzi o altri? Non lo so, spero solo che il club rimanga nell'elite del capitalismo nazionale e internazionale. In eredita' ho lasciato progetti importanti. In un verbale, ad esempio, ho sottolineato a Ugo Longo una nota che parla della costruzione dello stadio. Ebbene, questo è davvero vitale...". Qual è stato il colpo di mercato che ricorderà di più? "L'arrivo di Vieri. Portai un grandissimo giocatore. E se devo essere sincero sulla cessione direi sempre quella di Vieri perchè fu il massimo dal punto di vista imprenditoriale. Senza dimenticare che le vere plusvalenze le ho fatte io, prendendo e dando via giocatori veri e grandi...". Da amico-nemico infine esprime apprezzamento a Franco Sensi: "Con l'altra sponda i rapporti in fin dei conti sono sempre stati ottimi e penso che il calcio della Capitale, grazie a due imprenditori come me e Sensi sarà sempre bello, grande e importante".

Accanto a lui, proprio in una sorta di passaggio di consegne, nella conferenza stampa al termine del Cda, c'era il nuovo presidente Ugo Longo, che si è detto "orgoglioso di subentrare all'amico Sergio. Della sua era alla Lazio nessuno si potrà mai dimenticare". Nei prossimi giorni dovrebbero peraltro essere pagati parte degli stipendi arretrati. A ore dovrebbe essere stanziata una prima cifra di 14 milioni di euro. Non è escluso che due o tre mensilità arretrate vengano pagate entro venerdì, facendo decadere in questo modo le varie messe in mora, a partire da quella di Peruzzi, spedita prima rispetto agli altri compagni, a quelle di tutti gli altri componenti della squadra.