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Wax, Ep d'esordio dopo Amici: "Ho trasformato i miei ricordi in musica"

Uno dei protagonisti della ventiduesima edizione del talent di Maria De Fillippi racconta la sua prima uscita discografica

Wax, Ep d'esordio dopo Amici: "Ho trasformato i miei ricordi in musica" - foto 1
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Dopo essere stato finalista ad Amici 22, Wax si mette subito in pista pubblicando il suo primo Ep omonimo.

All'interno i brani presentati nel corso del talent show di Maria De Filippi come "Turista per sempre" prodotto da Shune, "Ballerine e guantoni" prodotto da Dardust, e "Grazie" prodotto da Takagi e Ketra e Jvli. Tra le tracce anche "Anni 70", il nuovo singolo dal sapore estivo prodotto da Merk & Kremont. Durante la presentazione della sua prima fatica discografica il giovane cantautore ha parlato di Amici, che gli ha insegnato ad ascoltare, ma anche a sentirsi libero positivamente attraverso il canto. E del rapporto speciale con Angelina Mango.

 


L'esperienza ad Amici

 Matteo Lucido ha raccontato che il suo nome non gli è mai piaciuto, ed ecco quindi la nascita di Wax. "Ora invece mi piace", ammette. Ad Amici ha messo in mostra il suo temperamento fumantino e la sua voglia di emergere: "Sono riuscito a farmi vedere per come ero. Sono entrato a settembre, ho subito avuto un bisticcio con Maria ai casting. L’impatto iniziale con il pubblico è stato negativo. Ero pieno di rabbia. Ero un po' arrogante, ma semplicemente le cose che ho visto non mi portavano a fidarmi di nessuno. Tante persone di cui mi sono fidato mi hanno preso in giro fortemente. Ma sono cambiato". E questo cambiamento è stato importante per lui: "Non conoscevo molto amore verso di me, ma ne sono uscito anche grazie alle relazioni che sono riuscito a instaurare lì dentro. Da Maria, ad Angelina, Samu e le persone che lavorano nel programma. Ho scoperto che in verità c’è un cuore di panna dentro di me".

 

La famiglia

  Parlando del suo percorso artistico, il ragazzo si è soffermato sulla sua famiglia, punto di riferimento vero: "Amo la mia famiglia come non mai. Mia madre spesso era disperata soprattutto a causa dei comportamenti di mio fratello. Attraverso le piccole cose cercavo di farla sorridere. Ho trasformato i ricordi in note musicali. Chi vuole conoscermi lo può fare ascoltando le mie canzoni", aggiungendo: "Sono cresciuto fortunato, i miei genitori non mi hanno mai fatto mancare nulla, ma non mi hanno fatto mancare neanche la sofferenza".

 

 

La musica

  Da piccolo wax suonava il violino, "poi io e mio fratello abbiamo costruito un piccolo studio rudimentale con un microfono che lui ha rubato al conservatorio e che era retto da una scatola per scarpe”. Dentro alla scuola di Amici, rivela: "Mi capitava di cantare anche alle quattro di notte. Credo che i miei compagni mi abbiano odiato. Ma la musica mi fa esprimere, mi permette di trasformare quello che vivo in qualcosa di positivo. Io sono molto positivo".

 

Angelina

  Sul rapporto nato durante il talent con l'altra finalista, Angelina Mango, rivela: "È un legame vero, puro e sincero. Le voglio bene. Abbiamo vissuto di fronte a milioni di persone che ti guardano, siamo stati a contatto 24 ore su 24. L’ho vista felice, malinconica, con i suoi problemi e lei ha visto lo stesso. Come fai a non dire che hai scoperto una cosa che prima non conoscevi? Ho scoperto un bene che prima non pensavo di poter provare". 



Scalzo

  Abbiamo visto Wax cantare scalzo ad Amici, "Canto scalzo, ma senza un motivo specifico. Non avevo mai cantanto prima davanti a qualcuno, non avevo mai fatto un concerto. Mi sono presentato ai casting e mi è venuto spontaneo togliermi le scarpe solo perché quando metto i piedi a terra mi sento a mio agio. Ti togli le scarpe quando entri in una casa, io volevo sentirmi a casa".
 

Gli insegnamenti di Amici

  Wax rivela che la scuola di Amici è stata propedeutica per capire certe cose ed evolvere. "Ho imparato ad ascoltare, ad aprire le orecchie, ad aspettare il proprio turno per parlare. Se ascolti e sbagli, impari". E a proposito di sbagli dice: "Ne ho fatto tanti e ne farò miliardi. Non voglio sbagliare volontariamente ma so che se sbagli, per sbaglio, ci sta. Dagli sbagli puoi imparare. Basta non perseverare".

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