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Stash, rissa per difendere una ragazza vittima di violenza: sui social col volto tumefatto

"Le donne non si toccano" ha scritto su Instagram il leader dei The Kolors

Un grosso livido sullo zigomo e tanta rabbia.

Stash, leader dei The Kolors ha difeso una donna vittima di violenza e ha postato il suo volto, tumefatto dopo la rissa seguente, su Instagram. Il cantante ha poi raccontato l'accaduto, con un invito per tutti: "Quando vedete un'ingiustizia, quando vedete che qualcuno ha bisogno della vostra gentilezza e qualcun altro merita la vostra violenza, agite. Nessuno dovrebbe permettersi di alzare le mani su una donna".

 

Un post condiviso da THE KOLORS (@thekolors_stash) in data:

La lunga didascalia che accompagna la foto, comincia così: "Ho pensato a lungo prima di scrivere questo post, un po' perché non avevo idea di come mettere per iscritto le emozioni e la rabbia, e un po' perché c'è sempre una piccola voce dentro di me che consiglia di non parlare, di lasciar perdere. Questa volta quella voce ho deciso di metterla a tacere, perché voglio raccontarvi una storia".

I dettagli dell'accaduto arrivano subito dopo: "Ero a con gli amici a fare un giro", scrive Stash (all'anagrafe Antonio Fiordispino), "avete presente le sere estive in cui si ride, si scherza e si pensa solo all'allegria di quei momenti? Tutto questo è stato interrotto dalle urla di un ragazzo e una ragazza, stavano litigando. All'inizio niente di strano, quante volte assistiamo a scene del genere? Ma quello che sembrava un normalissimo litigio di punto in bianco è degenerato quando lui, avrà avuto una trentina d'anni, ha deciso di mollarle uno schiaffo così forte che le ha quasi girato la testa. 'Io faccio quel c***o che voglio', è stata la frase d'accompagnamento".

Quindi la reazione decisa del cantante: "Non so se sia stata quella sberla o il senso di sicurezza nella voce a darmi più la nausea. Quello era un uomo davvero convinto di poter fare quello che voleva, anche picchiare una ragazza che sarà pesata la metà di lui. È successo tutto incredibilmente in fretta nella mia testa, e sono intervenuto ancora prima di rendermi conto che quell'ometto non fosse solo. Come in ogni scazzottata le ho date e le ho prese, e non ho nemmeno idea di dove siano finiti lui o i suoi amici. Ma io sono qui per dire a tutti che zitti e fermi non bisogna mai rimanerci. Quando vedete un'ingiustizia, quando vedete che qualcuno ha bisogno della vostra gentilezza e qualcun altro merita la vostra violenza, agite. Aiutate, aiutatevi. Nessuno dovrebbe permettersi di alzare le mani su una donna e pensare di averne il diritto, che non gli succederà niente" racconta.

Il messaggio finale è per l'uomo che ha usato violenza contro quella ragazza: "Quindi, caro st***zo, tu sai chi sei. E ora con un po' di fortuna saprai anche chi sono io. Le donne non si toccano, magari ora l'hai capito con l'unico linguaggio che i pezzi di m***a sanno parlare".