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Dal 4 agosto al cinema il giallo ambientato nel mondo della moda e divenuto immediatamente un fenomeno di costume negli anni 80
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"Sotto il vestito niente" torna nelle sale italiane per il suo 40esimo anniversario. Il thriller della "Milano da bere" di Carlo Vanzina, ambientato nel mondo della moda e divenuto un fenomeno di costume negli anni 80, sarà di nuovo al cinema a partire dal 4 agosto. Con questo film il regista firma uno dei suoi titoli più audaci, sospeso tra intrattenimento, critica sociale e sguardo voyeuristico, padrone della forma quando degli eccessi e dei turbamenti che intende raccontare.
Liberamente tratto dall'omonimo best seller di Marco Parma (pseudonimo di Paolo Pietroni, all’epoca direttore della rivista Amica e grande conoscitore della scena delle passerelle e del glamour milanese, e prodotto da Achille Manzotti, "Sotto il vestito niente" indaga un mondo di lusso, esagerazioni e apparenze di cui ci viene raccontato il doppio fondo attraverso uno sguardo tagliente e disilluso capace di fondere il giallo classico all'estetica di quegli anni, tessendo una tela luccicante attorno alla storia della scomparsa di una modella statunitense. L’idea di trarne un film fu dello stesso produttore che in prima battuta offri la regia a Michelangelo Antonioni, molto interessato al progetto e all’idea di tornare a esplorare il mondo della moda e del lusso come già in "Cronaca di un amore" e "Blow-up". Non sentendosi però pronto per il progetto, è proprio Antonioni a fare il nome dei Vanzina a Manzotti.
Dallo stile dichiaratamente ispirato a "Vestito per uccidere" e "Omicidio a luci rosse" di Brian De Palma e con le musiche di Pino Donaggio, il film rielabora suggestioni hitchcockiane in chiave audace e pop, dando vita a un affresco emblematico dei suoi tempi, tra sfavillante esuberanza ed elementi scabrosi, in un quadrilatero di ossessione, seduzione, cronaca e cinefilia capace di smascherare ogni perbenismo, ieri come oggi.
Con un cast internazionale che include Renée Simonsen, Donald Pleasence, Carole Bouquet e Tom Schanley e girato tra Milano, il parco di Yellowstone e Lugano, il film mescola atmosfere da fashion thriller e tensione da poliziesco, immergendo lo spettatore in una realtà patinata e crudele dove dietro le passerelle dell'alta moda si celano misteri, doppi giochi e omicidi in un perfetto mix tra cinema di genere e lettura di un'epoca.