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Sabrina Ferilli, 50 anni di sensualità

L'attrice raggiunge il traguardo nell'anno dell'Oscar a "La grande bellezza"

Il 2014 è un anno da ricordare per Sabrina Ferilli, che spegne 50 candeline a pochi mesi dall'Oscar a "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino, in cui interpretava una spogliarellista in crisi. Con la sua simpatia e una sensualità genuina, la Ferilli è una delle attrici italiane più amate da uomini e donne. Una carriera costellata di successi quella di Sabrina, che attraversa trasversalmente tv, cinema e teatro.

Sabrina Ferilli, 50 anni di sensualità

A festeggiarla anche l'amica di sempre Maria De Filippi, che su "Oggi" scrive: "Per me lei non compie mai gli anni perché c'è ogni secondo, ogni minuto, ogni giorno. Sabrina sa esserti vicina con le parole giuste, con parole importanti e sa anche farti sorridere. Sa spiegarmi il senso delle piccole cose che sono importanti. Per questo e per altri mille motivi, le voglio bene e per me lei non ha età".

Il debutto della Ferilli sul grande schermo risale al 1986, con il film "Caramelle", ma fu Paolo Virzì a lanciarla nel 1994 con "La bella vita". Dopo i primi passi nel cinema d'autore, Sabrina è diventata popolare grazie ai cinepanettoni di Neri Parenti ("Christmas in Love", "Natale a New York", "Natale a Beverly Hills, Natale a Cortina"). A riscoprirla per i ruoli più sfaccettati è Virzì nel 2008 con "Tutta la vita davanti" e Paolo Sorrentino con "La Grande Bellezza" nel 2013.

Ma Sabrina è entrata nelle case degli italiani soprattutto grazie alla tv. A farla conoscere Mai dire gol e il Festival di Sanremo nel 1996, ma sono stati i personaggi della fiction televisiva ad avvicinarla al grande pubblico. Serie popolari come "Commesse", "Anna e i cinque", "Caldo Criminale" con Gabriel Garko e l'ultima "Baciamo le mani".

Nella sua carriera ha trovato spazio anche il teatro, cominciato al Sistina con "Alleluja brava gente" del '94 con la regia di Garinei e Giovannini. Lo stesso teatro romano ha fatto da sfondo anche per gli spettacoli "Un paio d'ali", "Rugantino" e il recente "La presidentessa", per la regia di Gigi Proietti.