Orietta Berti compie 75 anni: la storia dell'Usignolo di Cavriago
In occasione del suo compleanno ripercorriamo le tappe che hanno segnato la carriera della famosa cantante emiliana
Nel periodo d'oro della Canzone Italiana, tra gli anni Sessanta e Settanta, il panorama musicale femminile era popolato da voci graffianti come quella della Tigre di Cremona e cioè Mina, o della Pantera di Goro e cioè Milva, o ancora l'Aquila di Ligonchio e cioè Iva Zanicchi.
Mancava lei: l'Usignolo di Cavriago, alias Orietta Berti, che spiccava invece per la purezza cristallina della sua voce unita a una personalità semplice e genuina.
Dal suo esordio nel 1965 con “Tu sei quello” Orietta non si ferma più: milioni di dischi venduti, 11 presenze al festival di Sanremo, tour in tutto il mondo e grandi successi come “Fin che la barca va” o “Tipitipiti”. Non solo 50 anni di carriera ma anche 50 anni di matrimonio con Osvaldo Paterlini, compagno di vita e suo manager da cui ha avuto due figli.
Oggi a 75 anni compiuti, Orietta non ha ancora intenzione di fermarsi: "L'emozione più grande è quella di emozionare il proprio pubblico e rendersi conto che in quel momento stai condividendo con loro un momento magico. È qui che capisci quanto la musica, e l'arte in generale, sia un 'qualcosa' di molto più grande che una semplice combinazione di suoni e parole".